Dopo una lunga estate di
polemiche, di chiacchiere, di addii, di calciomercato non stop e delusioni
mondiali, oggi riparte il Campionato di Calcio.
Molti italiani potranno finalmente dimenticare Renzi, Berlusconi, la crisi e le manovre economiche, gli ammazzamenti e i femminicidi quotidiani, i migranti che affogano tutti i giorni, i genocidi e le guerre in Ukraina, a Gaza, in Irak e in tutto il Medio Oriente.
Come sempre, per tifare meglio e di più, alcuni potranno riversare un po' di sano razzismo e di consueta violenza negli stadi e nelle strade intorno.
Molti italiani potranno finalmente dimenticare Renzi, Berlusconi, la crisi e le manovre economiche, gli ammazzamenti e i femminicidi quotidiani, i migranti che affogano tutti i giorni, i genocidi e le guerre in Ukraina, a Gaza, in Irak e in tutto il Medio Oriente.
Come sempre, per tifare meglio e di più, alcuni potranno riversare un po' di sano razzismo e di consueta violenza negli stadi e nelle strade intorno.
Non dobbiamo dimenticare che nel mondo del pallone non esiste deflazione. I prezzi di mercato sono sempre più alle stelle, l'inflazione non si frena mai.
Qualche campione giocoliere guadagna fino a sei-otto milioni l'anno e costa anche 50, 70 milioni di euro, come accade pure in Formula Uno.
Come un asilio nido, o una piccola scuola di provincia o lo stipendio di sette, otto boiardi di Stato che non conoscono la crisi.
Così va il mondo ed io, per poco, non sono riuscito a cambiarlo. Mi dispiace, provateci voi.
Quindi, nonostante tutto e tutti, non mi resta che sperare: Forza Roma!
30 agosto 2014 (Alfredo Laurano)
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