Venerdì
9 maggio, in qualità di “assistente” comincerà - era ora! - i servizi sociali
con i malati di Alzheimer: niente barzellette e canzoncine, quindi, ma entrerà
in contatto con “sofferenze e situazioni che potranno arricchirlo”, dice il dg del
Centro di Cesano Boscone.
Dopo
la battuta sui tedeschi che non sanno cosa sono i lager, dopo “Aridatece Kohl”,
guardando una foto della Merkel, dopo “Profondo Rosso” riferito a Napolitano,
dopo “bisogna aver paura di Grillo…è come Robespierre, o Marx o Lenin, il
prototipo di Hitler…”, continua a parlare - ovunque vada, ovunque trovi un
microfono o una telecamera - di “sentenza mostruosa” e dei “servizi sociali che
si danno a chi deve essere rieducato e non ad un signore della mia veneranda
età, con tutto quello che ha fatto… è ridicolo…”
Ormai, è fuori controllo, non ha più freni
inibitori, né di pensiero, né di lingua, né sessuali (peraltro, mai avuti)
e sta mettendo in crisi il suo stesso apparato. Chiacchiera e straparla
come fosse con gli amici allo stadio o in trattoria.
Ghedini è furibondo, Toti è preoccupato, la
Pascale capa i fagiolini, Dudù non lo sopporta più. Non si rende conto che, da assistente ai poveri malati di Alzheimer, potrebbe cambiar ruolo ed essere lì ricoverato per analoga demenza, per essere sedato…..
30
aprile 2014
(Alfredo Laurano)
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