sabato 19 aprile 2014

FIONDE, ZAINETTI e PASSEGGIATE

Come da tempo penso, dico e scrivo, ormai, delle manifestazioni di protesta per il lavoro, per la casa, per lo studio...non si raccontano le ragioni di chi scende in piazza. Si parla solo della violenza, dei danni alle cose e alle città, delle auto in fiamme e dei poliziotti che "passeggiano" sulle ragazze già per terra. 


Dopo le polemiche sul poliziotto che aveva vigliaccamente “passeggiato” su una ragazza che si trovava già a terra, bloccata assieme al suo compagno sanguinante, dopo una carica della polizia, il solerte ministro Alfano ha mostrato tre o quattro foto di giovani manifestanti che …lanciavano bombe a mano...molotov…coltelli o giavellotti…? 
No, che tiravano sassi con la fionda: “Ecco i bravi ragazzi che lottano contro la precarietà e l’austerity….guardateli bene, altro che idealisti e studiosi di economia e filosofia del diritto. Se questi sono i manifestanti, il codice identificativo lo metterei a loro. 
Gli attacchi di questi giorni alla polizia sono inaccettabili, noi siamo dalla parte degli uomini in divisa che difendono il paese ogni giorno”.

Con queste accorate parole, il ministro dell’Interno ha condannato duramente gli scontri avvenuti a Roma il 12 aprile e le critiche alle forze dell’ordine che l’hanno repressa.

L’agente “cretino” - così era stato definito dal capo della Polizia Alessandro Pansa - si era consegnato lunedì a S. Vitale, dichiarando candidamente: “Pensavo di aver calpestato uno zainetto abbandonato in strada, non ho visto la persona”. Sarà sicuramente rimproverato dai suoi superiori (…per essersi fatto filmare da mille foto-telecamere)!

Si, certo, Angelino, tutto è possibile, chiunque può sbagliare in buona fede: è normale prendere a calci una persona, confondendola con un pallone; è normale gonfiare di botte qualcuno, pensando che sia un pungiball o una palla di cuoio da sagra di paese; è normale ammazzare di botte un disperato, scambiandolo per una feroce belva cittadina, fuggita dalla giungla urbana.
Spesso, non si ha alcuna intenzione di pestare o malmenare qualcuno, ma che ci puoi fare se quel qualcuno brandisce la propria faccia, la propria testa e il proprio culo per cercare di colpire, con violenza, quei calci, quei cazzotti e i manganelli?


Qualche volta, però, ci scappa il morto….ma è normale! Cucchi, Uva, Aldrovandi sono disgrazie, incidenti, casualità, non morti di Stato e di occasionale abuso di potere!.
Chiunque può per sbaglio massacrare, soprattutto se porta disinvoltamente una divisa, ma non ha la mazzafionda!

18 aprile 2014                                                    

                                                                                           AlfredoLaurano                                                                                                                                                                         

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