Caro Scalfarotto, è una tua
prerogativa, in qualità di deputato, far visita ai detenuti per verificarne le
condizioni psico-fisiche e che vengano assicurati i diritti umani, messi forse
in discussione, in questo caso, dalla foto della benda, promulgata sui social.
Le regole le modalità di restrizione nelle carceri, sono un "segnale"
della civiltà di un popolo.
Capisco che quei giovanissimi
assassini, ancorché tali, sono anche due aitanti ragazzoni biondi, curati e
belli che forse hanno stimolato la tua curiosità, quali perversi, ma attraenti
figli del male.
Che hanno forse risvegliato,
inconsapevolmente, il tuo interesse, anche
libidico, più o meno latente o manifesto.
Ma c’è stato un terribile
omicidio di un carabiniere che ha prodotto un’onda emozionale in tutto il
paese. Per la giovane età, per la divisa che portava, per la giovane vedova,
per l’efferatezza del fatto, per l’apparente totale insensibilità dei
colpevoli.
È per questo che, invece di
andare a Regina Coeli a esprimere solidarietà a quei due fighetti americani, il
tuo compito sarebbe stato, prima di tutto, quello di condividere il grande
cordoglio popolare per l’infame delitto, con una scelta etica, consapevole e
giusta.
Avresti potuto partecipare al
funerale del povero carabiniere.
Avresti potuto portare una
parola e un gesto di conforto ai quei genitori disperati.
Avresti potuto e dovuto far
visita a quella moglie rimasta vedova, dopo soli quaranta giorni di matrimonio.
Invece, hai preferito
consolare gli assassini. Una decisione sbagliata, un comportamento discutibile,
una opportunità mancata.
Come ti ricorda il tuo
compagno Fiano, un partito che (sulla carta), ha radici popolari, deve sentire
e condividere i sentimenti che si sono diffusi su questo episodio, ovviamente
senza mai avallare nessuna strumentalizzazione sull’accaduto. È un’esigenza
storica e politica di sintonia con il popolo.
Ma, evidentemente a te, che hai
invertito l’ordine delle priorità e rinnegato il buon senso, della sintonia
popolare non te ne fotte una mazza. Meglio il masochismo e l’auto lesionismo
politico.
Allora è logico e anche giusto
che ti insultino. È naturale che finisca alla gogna del web e che ti critichino
anche Zingaretti, Calenda e lo spietato Fusaro.
Per non parlare degli
ulteriori danni provocati al tuo partito, già disastrato di suo. E Salvini
gongola. (Alfredo
Laurano)
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