Barbara Carmela
D’Urso, la regina del trash, lo invita, lo pubblicizza, lo promuove e ci
costruisce spettacolo circense e intere trasmissioni vomitevoli.
Sedicenti
opinionisti, affetti da manie di grandezza e degrado subculturale, ne parlano,
lo giudicano al limite e al netto del non solo proprio, ma anche comune, vuoto
esistenziale.
Tutti
starnazzano in quel pollaio senza rete e protezione, tutti sguazzano nella
profonda indegnità dell’intrattenimento stupido, del gossip da periferia
abbandonata e nell’intollerabile abuso della credulità popolare.
Insomma,
un’offesa all’intelligenza umana, vilipendio ai valori dell’evoluzione.
La polizia
tedesca, invece, e sempre sia lodata, lo arresta a Berlino perché il cosiddetto
'Ken Umano' non assomiglia affatto alla foto sulla carta d'identità.
Rodrigo Alves,
l’uomo (si fa per dire) che si è sottoposto a più di 50 interventi estetici
(425mila euro) per somigliare al pupazzo fidanzato di Barbie è divenuto famoso
per essersi completamente trasformato, mediante ripetuti interventi di
chirurgia in varie parti del viso, completamente stravolto, e del corpo,
apparentemente umano, ma imbottito di quintali di plastica, come l’uomo moplen
di una volta: qualcuno lo ricorderà nei Caroselli di Gino Bramieri.
Purtroppo,
l’equivoco pupazzo dalle sembianze vagamente androgine, è stato presto
rilasciato, dopo gli accertamenti del caso.
In compenso, e
per nostra fortuna, ce n’è un altro di questi cosiddetti Ken, un bambolo
civitavecchiese, emulo del suo modello britannico, di origini brasiliane,
ancora e di nuovo a piede libero.
Anche costui,
Angelo Sanzio, 29 anni sprecati, giovane “esteta
amante dell'arte, dello spettacolo e dell'armonia” (così si definisce), sulla
carta creatore di essenze e di profumi, è volto già noto alle cronache e ai
programmi spazzatura di donna Carmela: molteplici le sue apparizioni tv, ma non
tante, quante le svariate operazioni di chirurgia estetica, cui si è
sottoposto, per arrivare a somigliare il più possibile al celeberrimo compagno
di Barbie.
Ma che è ‘na
malattia, un’epidemia causata dalle polveri sottili?
L’Italia,
comunque la pensiate, ha quindi ufficialmente il suo Ken umano che si è
sottoposto a diversi " ritocchini per inseguire la perfezione". Ha
rifatto naso, labbra a canotto (modello Alba Parietti), zigomi, mento,
trapianto capelli e ora vorrebbe rifare anche le chiappe.
“Ho dato un valore aggiunto
al mio viso. Labbra enormi? Sono bellissime, me le invidia il mondo. Non vado
in vacanza, non esco con gli amici o il sabato sera perché lavoro sempre, ai
miei profumi. Mi sono creato un personaggio che mi viene riconosciuto dalla
televisione e in Italia, in generale”.
Casi umani da
trattare con indulgenza, comprensione, tatto e necessaria oculatezza. Quando
non si riesce a stare in sintonia col mondo, quando la testa non riesce a far
pace con il corpo e l’equilibrio psicofisico vacilla, si hanno manifestazioni
simili, che non sono solo spettacoli comici o da baraccone, ma disagi
emozionali che possono portare al caso clinico freudiano o alla pazzia.
Questi uomini (e
relative donne, ancor di più) di plastica, di protesi, silicone e botulino,
sono tuttavia anche simboli di una decadenza storica ineluttabile, fenomeni
deviati di folklore e di costume, icone inespressive e vane della società
ipertecnologica contemporanea.
Forse, cedendo
al rigore e all’intransigenza, andrebbero rinchiusi per non fare ulteriori
danni alla comunità e proseliti fra i giovani o buttati nel bidone
dell’indifferenziata non riciclabile, da smaltire e avviare alla discarica.
Anche perché,
pur rivendicano il loro diritto a disturbare, occupano inutilmente spazio nel
pianeta e consumano immeritatamente ossigeno.
14 ottobre 2018
(Alfredo Laurano)
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