Una maxi-amatriciana solidale, anche in versione
vegana, ieri in piazza S. Carlo, a Torino, per sostenere le popolazioni colpite
dal terremoto in centro Italia.
Cinque quintali di pasta, due di passata di pomodoro e
pelati, ottanta chili di guanciale per preparare almeno cinquemila piatti, che
non sono bastati. Alle 19, però, sono finiti tutti gli ingredienti, offerti da
ditte del settore.
Mobilitati i volontari della Protezione civile per montare
la struttura, e per preparare e distribuire la pasta. Anche
la sindaca Appendino e i suoi assessori hanno servito ai tavoli.
Centinaia di torinesi e turisti lungamente in fila per
gustare il piatto della solidarietà e versare un contributo volontario. Tutto il
ricavato dell’iniziativa sarà devoluto ai comuni colpiti dai crolli.
Nello stesso tempo,
la stessa ricetta è stata preparata e servita, nella tendopoli di Amatrice,
anche agli sfollati e a tutti gli operatori e soccorritori, proprio per
ricordare il giorno della Sagra, che ieri, per sciagurate cause di forza
maggiore e maligna, non si è potuta svolgere. Ormai è diventata simbolo di
sostegno e vicinanza.
Nessun commento:
Posta un commento