In tutto il mondo islamico martedì 21 agosto si è celebrato Id al- Adha,
la festa del Sacrificio, quella che fu, per il monoteismo, la più importante prova
superata da Abramo.
È per eccellenza la festa della fede e della totale e indiscussa
sottomissione a Dio per i musulmani.
Il rito che la contraddistingue è il sacrificio di un montone, una pecora
o un agnello che richiama espressamente di Isacco, citato sia nella Bibbia che
nel Corano.
Dio mette alla prova Abramo chiedendogli di sacrificare suo figlio Isacco
(o Ismaele nella tradizione araba). Abramo lega Isacco mani e piedi e sta per
sgozzarlo, ma viene fermato all’ultimo momento da un angelo inviato da Dio, che
aveva avuto la conferma della fedeltà assoluta di Abramo. Al posto del giovane,
sarà sacrificato un montone.
Nei paesi islamici, in questa occasione, è normale trovare famiglie che
condividano per qualche giorno la propria abitazione con un animale, lasciando
un angolo al montone, alla capra o all’agnello prescelto fino al giorno della
festa (che corrisponde alla sua fine).
È una delle ricorrenze più importanti per l’Islam, durante la quale
vengono uccisi nel mondo milioni di animali.
In Italia, dove la festa interessa almeno un milione e mezzo di musulmani
regolarmente residenti, oltre a quelli non censiti, che, comunque, festeggiano
la ricorrenza, sono circa 500mila i capri, i montoni e gli agnelli sgozzati,
spesso, anche nelle case.
La macellazione rituale islamica non prevede lo stordimento dell’animale
prima dell’abbattimento. Ciò è in contrasto con le leggi sulla macellazione di
alcune nazioni europee, Italia compresa.
Alcuni musulmani anche in Italia, però, non seguono le regole e i luoghi previsti
per la macellazione (macelli autorizzati) e uccidono gli animali in strutture
non idonee. I carabinieri forestali hanno denunciato sette persone in provincia
di Firenze per macellazione non autorizzata.
La procedura islamica prevede il dissanguamento dell’animale.
La fine di questi animali, spiegano dall’associazione animalista, è
atroce in quanto vengono uccisi senza stordimento e lasciati morire goccia a
goccia fino al dissanguamento, provocando in loro attacchi epilettici e
sofferenze atroci, in attesa del sopraggiungere della morte.
Al di là dei riti e delle tradizioni popolari e religiose, la
macellazione clandestina in casa deve essere assolutamente vietata e repressa,
nel rispetto di tutti gli esseri viventi e senzienti, trattandosi di vero reato.
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