Solo
la provincia, la bella, pigra e un po’ svogliata provincia italiana -
soprattutto quella più piccola che equivale a una grande famiglia, allargata e
felice - è capace di regalare ancora un mondo di emozioni e sentimenti, spesso,
dimenticati.
Sarà
perché l’ambiente è circoscritto, sarà perché ci si conosce tutti, sarà perchè
la vita quotidiana è ancora a dimensione umana, sarà perché il tempo ha un suo
valore, da tutti accettato e riconosciuto, nel suo eterno divenire che rifugge
fretta e frenesia.
In
quei luoghi, che non sono solo un territorio fisico o uno spazio dove si
esercita il mestiere di sopravvivere, vale e regna il rispetto fra le persone,
conta ancora l’amicizia, la solidarietà e la partecipazione. Il lavoro, la
famiglia, la scuola, i diritti, i doveri e le istituzioni hanno ancora un senso
e viaggiano nella direzione dell’interesse collettivo, prescindendo da quelli
propri, dai privilegi e dalle scelte politiche o di parte. E la gente, per
strada, ti saluta e ti chiede, perfino, come stai.
“Ah,
che bel vivere, che bel piacere”, canterebbe il barbiere
factotum del pesarese Rossini.
Ovviamente,
con le dovute eccezioni e i casi contrari che confermano la regola.
E
così, soprattutto in terra di Romagna, anche un cinquantesimo di matrimonio
diventa non solo un anniversario personale e familiare, ma festa popolare, che
significa partecipazione e condivisione generale: viva, sentita, vissuta nel
profondo e con autentica empatia. Cerimonia, auguri, regali, fotografie, pranzo
luculliano, musica, balli e un’allegria che non conosce età, acciacchi e
fisicità non proprio giovanili.
Colpisce
questo spirito neogoliardico e sbarazzino che nelle città non si conosce e che
riporta indietro, ai ricordi del passato e di una spensierata giovinezza, con
una punta di velata nostalgia.
E’
in queste occasioni, semplici e spontanee, che si restituisce o si ritrova un
senso alle cose, ai rapporti umani, agli affetti e ai sentimenti veri.
Mauro,
l’artista poliedrico e vivace, e la sua dolce, meravigliosa Pasqualina ci hanno
offerto una straordinaria pagina d’amore, ammantata di magia.
Una
favola d’autore che racconta una vita intera di lavoro e sacrifici, di cose
belle e brutte, di passioni ed esperienze, di pathos e commozione.
Una
testimonianza di bellezza umana e di perduta normalità.
19
febbraio 2019 (Alfredo Laurano)
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