“La stagion del Carnevale
tutto il mondo fa cambiar”.
Chi meglio del veneziano Carlo
Goldoni poteva raccontare in versi la festa più allegra dell’anno?
Venezia
è a tutti gli effetti la capitale italiana del Carnevale. Per due, tre
settimane, nelle calli e nelle piazze, uomini, donne e bambini sfoggiano
costumi sontuosi e incredibili, i palazzi nobiliari organizzano balli in
maschera, mentre le botteghe artigiane restano aperte con orario continuato per
rifornire di maschere e costumi.
Quali aggettivi trovare ancora per descrivere questa caleidoscopica città, oltre tutto quello che si è già detto e scritto? Cosa aggiungere a questa capitale dell’acqua, splendente e sfavillante, veramente unica al mondo?
Storia,
cinema, teatro, musica, pittura e letteratura l’hanno raccontata, omaggiata ed
esaltata in ogni suo respiro: incantevole, suggestiva, enigmatica, triste, poetica,
nostalgica, elegante, ma anche caotica e straripante.
Venezia
è di per sé una magia, un incanto dalle mille atmosfere, un tripudio di luci,
di suoni e di colori che cambiano di ora in ora, di giorno e nella notte: riflessa
nelle sue acque, disegnata dai suoi canali e dai suoi ponti, vissuta dalle sue
barche e dalle gondole, attraversata dalla sua storia, immortalata dalle leggende,
dai misteri e dai segreti del suo affascinante passato.
Passeggiare
nelle calli e callette, fra rii, corti e fondaci, fra campi e campielli; fermarsi,
entrare in un bacaro per un cicchetto e un’ombra de vin; guardare, osservare, fotografare
in un brulichio di maschere stupende è un’emozione continua e incessante.
Tradizione,
folklore, credenze e vita quotidiana si fondono e scorrono, naturalmente insieme,
in un connubio senza tempo, senza limiti o vincoli di sorta.
Ovunque, uno spettacolo, un teatro a cielo aperto o sotoportego! Dall'alba in piazza San Marco, quasi deserta, fino al tramonto all'isola di San Giorgio.
Venezia
a Carnevale è ancora più magica e fatata! Ovunque, uno spettacolo, un teatro a cielo aperto o sotoportego! Dall'alba in piazza San Marco, quasi deserta, fino al tramonto all'isola di San Giorgio.
Come
da manuale, è ancor più culla dell’amore e degli innamorati.
E’ la città più bella e romantica del mondo, unica con il fascino dei suoi spettacoli e dei suoi riti: il Carnevale sull'acqua su Rio di Cannaregio, il Volo dell'Aquila, il Volo dell'Angelo, il Ballo del Doge, il Corteo delle Marie.
E’ la città più bella e romantica del mondo, unica con il fascino dei suoi spettacoli e dei suoi riti: il Carnevale sull'acqua su Rio di Cannaregio, il Volo dell'Aquila, il Volo dell'Angelo, il Ballo del Doge, il Corteo delle Marie.
Andare
a Venezia, durante il Carnevale, vuol dire immergersi in una scenografia infinita,
incontrare maschere settecentesche che ti sfiorano, inchinandosi, o eleganti
cavalieri con mantello e tricorno e deliziose dame con abiti ricchissimi e sfarzosi,
che si muovono con grazia o prendono il the nelle più belle caffetterie della
città.
Vuol
dire ascoltare chiacchiere e musica che riempiono l’aria tutto il giorno.
Vuol
dire vivere un’apoteosi della fantasia, cogliere un trionfo di splendore,
bellezza ed eleganza dal sapore antico, da gustare senza fretta, sgusciando magari
dalla fiumana umana, per ammirare lo stile architettonico dei palazzi tuffati
nella laguna e osservare il pigro dondolio delle gondole sui canali, che
riportano alla memoria le gesta di Casanova.
Vuol
dire entrare in una fiaba, penetrare un sogno che abbaglia, ti seduce e ti
rimane dentro. (Alfredo Laurano)
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