Dopo
un lungo viaggio in treno, con annesso ritardo, una buona cena a Monselice in
compagnia di amiche venete autoctone, una notte in hotel e un’alzata mattutina,
l’elegante pullman della Cam Viaggi ci ha portato in poco più di un’ora al Terminal
Fusina, località del comune di Venezia, situata in terraferma nella
municipalità di Marghera, che sorge sull'antica foce del fiume Brenta, oggi occupata
dal suo Naviglio.
Questa
è la soluzione più comoda e spettacolare per scoprire la laguna, le isole e le
bellezze di Venezia, dove si arriva direttamente dall'acqua, attraverso la
porta storica della laguna sud.
Al
Fusina, ci siamo imbarcati sulla motonave della Delta Tour, accolti da una
brava e gentile accompagnatrice e da
una colazione con caffè e brioches.
Navigazione
panoramica sino a giungere al canale della Giudecca per entrare in Bacino San
Marco e proseguire verso le isole della laguna settentrionale.
Arrivati
a Burano, tremila abitanti che vivono di artigianato, visita libera del pittoresco
villaggio, tra viuzze, calli e callette, famoso nel mondo per le mille case decisamente
colorate - nate, secondo la leggenda, perché i pescatori potessero riconoscerle
da lontano (e non sbagliare abitazione e moglie), nel buio della notte e nella
fitta nebbia, quando rientravano nel porto - e
l’antica tradizione della lavorazione del merletto, uno dei più rinomati al
mondo. Nell’isola, esiste perfino il Museo del Merletto e un’altra leggenda narra
che a un pescatore, promesso sposo ad una ragazza dell'isola, che riuscì a
resistere alle tentazioni delle sirene, la regina del mare diede in dono un
elegante velo nuziale fatto in merletto, talmente bello da scatenare,
subito dopo le nozze, una sorta di competizione tra le donne dell’isola, che
volevano realizzare la stessa meraviglia.
Tornati
a bordo, mentre il battello ripartiva, è iniziato il pranzo a base di pesce,
servito al tavolo: aperitivo Bellini, alla frutta e prosecco, accompagnato da
verdure pastellate ed olive all’ascolana, antipasto di gamberetti, alici marinate
e sarde in Saor. Poi, fusilli alla marinara, fritto misto di pesce, insalata
mista, vino e acqua a volontà, frutta e caffè. Tutto buono, curato ed
abbondante.
Completata
la missione pasto, attracco e sbarco puntuale in Riva Sette Martiri, naturale
proseguimento della Riva degli Schiavoni, per osservare - anche dal battello
stesso - lo storico Corteo delle Marie, con tamburini, sbandieratori,
alabardieri, guerrieri e popolani, che apre ufficialmente il carnevale, tra le
tante, coloratissime e straordinarie maschere di uno dei carnevali più famosi
al mondo.
A scelta, libera e veloce passeggiata a S. Marco.
Poi,
intorno alle 17, imbarco per la navigazione di rientro, accompagnata da
frittelle, galani e tè caldo, mentre sullo sfondo della mitica laguna,
tramonta, lento e suggestivo, quel sole che ci ha illuminato.
A
destinazione, saluti e ringraziamenti al capace comandante, alla brava ed
esauriente guida e a tutto lo staff accogliente, cordiale ed efficiente della
Delta Tour.
Tutti
sul pullman e rientro in hotel, un po’ stanchi, ma contenti.
Una
magnifica giornata, fredda ma assolata, un’organizzazione come sempre perfetta
della Cam Viaggi, dove professionalità, competenza, gentilezza e attenzione al
cliente, seguito e coccolato in ogni sua esigenza, fanno la differenza e
assicurano divertimento e soddisfazione.
Un
pezzo di Carnevale fra inebrianti sensazioni e magiche atmosfere, un’esperienza
affascinante fra acque, luci e luoghi veneziani, che hanno regalato una indimenticabile
emozione di bellezza e di colori.
(Alfredo Laurano)
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