domenica 8 novembre 2015

LA COSA ROSSA: FUSSE CHE FUSSE…

Già il nome rivendica una precisa scelta di campo.
Nasce un nuovo soggetto politico alla sinistra del Pd, con fuoriusciti democratici, Sel e qualche ex Cinquestelle.
Sinistra Italiana - che qualcuno ironicamente definisce Cosa Rossa - ha una proposta di governo alternativa alle politiche neoliberiste del Governo Renzi, con le sue leggi nefaste: la Legge di Stabilità, la Buona scuola, la riforma Costituzionale, il Jobs Act, lo Sblocca Italia.  
Un’aperta sfida, anche al segretario del PD, imperatore del Consiglio e del Partito della Nazione, che propone una strada diversa, praticabile e concreta, per trovare soluzioni ai grandi problemi del paese: disuguaglianza, povertà, disoccupazione.  

Teatro Quirino esaurito, posti in piedi e cinquecento sostenitori e simpatizzanti all’esterno del foyer.
Molti padri nobili, da Vendola a Cofferati, ma non c’è, per ora, Civati.
Fassina: "Siamo alternativi al liberismo da Happy Days". D'Attorre: "Berlinguer non è da museo". Scotto: "Noi cosa rossa? Allora Renzi cosa bianca, M5s cosa grigia e Fi-Lega cosa nera".
Dopo la mutazione genetica del PCI e della disinvolta idea di Sinistra del PD renziano, non sarà facile ricostruire una sinistra rifomista e unitaria, smarcata dall’attuale, variegato e indistinto calderone politico.
“Abbiamo il dovere di provarci, dice Vendola, se il lavoro torna ad essere merce, se i diritti sociali spariscono poco a poco, se la dignità delle persone diviene una variabile dipendente del mercato, se la democrazia viene ingabbiata nella retorica della governabilità e nel fascino di un “uomo solo al comando”, allora vuol dire che “fare la sinistra” è l’urgenza di un’Italia spaccata tra Nord e Sud, frammentata in clan e corporazioni, umiliata dal malaffare che abita tutti i palazzi del potere. Tocca a noi rimetterci in cammino, restituire senso alla parola “sinistra” e ricostruire la speranza di un mondo migliore".

Dalla fine del PCI, in 25 anni, tanti sono stati i tentativi in questa direzione - Rifondazione comunista, Comunisti italiani, Sinistra democratica, la Rete, Arcobaleno, Sel, Movimento arancione, Rivoluzione civile - prova inequivocabile, ma spesso velleitaria, della necessità di uno schieramento rappresentativo di un bel pezzo di pubblica opinione, quanto mai deluso e rassegnato.
Ma, forse mai come oggi, si avverte questo “bisogno” di Sinistra nel panorama di vuoto ideologico e qualunquista che il bullo di Rignano, dopo le ventennali promesse e i falsi berlusconiani, ha contribuito a creare.
Proviamo a pronunciare anche noi uno slogan vincente e fortunato: Renzi, stai sereno!
Fusse che fusse la vorta bbona?

7 novembre 2015 (Alfredo Laurano)

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