Oltre alle grandi capacità di ricerca, Franco
Mandelli, uno dei più noti ematologi italiani, si distingueva anche per il
tratto umano: sempre attento e gentile, disponibile e paziente con chiunque. Una
vita dedicata alle malattie del sangue e alla solidarietà, nel rispetto dei
pazienti e della sofferenza.
Ho avuto il privilegio di conoscerlo,
apprezzarlo e intervistarlo in diversi momenti, ad Arezzo, a Cesena, a Roma, in
occasione di vari servizi televisivi, per promuovere campagne di solidarietà e
raccolta fondi a favore dell’AIL - una rete di volontariato composta da medici,
infermieri, tecnici di laboratorio, di cui Mandelli è stato presidente per anni
- come Trenta Ore per la Vita, con Lorella Cuccarini e Marco Columbro.
Ci ha lasciato a 87 anni, dopo aver dato un
prezioso contribuito al valore della ricerca scientifica, continuamente
avanzata, nell'insegnamento, nella formazione di tanti medici e ricercatori,
nelle numerose iniziative di prevenzione delle malattie.
Addio amico Mandelli, signore della Medicina,
portatore di umanità. (Alfredo Laurano)
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