“Tra qualche lustro faremo a meno pure del Parlamento"
Il fondatore dei Rousseau definisce
"inevitabile", in futuro, il superamento della democrazia
rappresentativa.
Davide Casaleggio, figlio dello scomparso
fondatore dei Cinque Stelle spiega a “La Verità” la sua idea sul cambiamento che
travolgerà “il mondo dei burocrati e i
baroni dell'intellighenzia: la democrazia partecipativa è già una realtà grazie
a Rousseau, che per il momento è stato adottato dal Movimento Cinque Stelle, ma
potrebbe essere utilizzato in molti altri ambiti. I modelli novecenteschi
stanno morendo, dobbiamo immaginare nuove strade e senza dubbio la Rete è uno
strumento di partecipazione straordinario.”
E già, come se norme, scelte e decisioni su
problemi di assoluta priorità e importanza, come il lavoro, le pensioni, il
fisco, le migrazioni storiche, possano esser prese da una ridicola piattaforma
digitale, sulla quale si esprimono, votano e decidono una quarantina di
migliaia di soggetti, con un click, un like, un “mi piace o non mi piace”. Sostituendo,
magari, voti, leggi, fiducia ed emendamenti con algoritmi da social network,
che ridurrebbero la democrazia a una sorta di televoto per pochi e selezionati
intimi, che conoscono i meandri della Rete.
Come si fa nelle “isole”, nelle “case
dei dementi fratelli”, a “miss Italia” e nei tanti altri reality, che tanto
appassionano gli ignavi ed i dormienti: “chi vuoi eliminare, chi vuoi far
vincere, chi vuoi eleggere o premiare?”
E gli altri sessanta milioni di italiani?
Starebbero a guardare come, una volta, facevano le altre stelle, quelle di
Cronin.
Vorrei, però, rassicurare l’attento amico
Giovanni Carbone.
Pur senza evocare scenari tristi ed eversivi,
magari tinti di forme nuove di fascismo, l’uscita un po’ grottesca e alquanto surreale
del novello costituzionalista, che studia da apprendista statista, sognando forse
lo spessore politico di un Togliatti o di un De Gasperi, sembra l’ultima “minchiata
galattica”, dovuta al caldo, di un fancazzista e fregnacciaro, sopraffatto dal delirio
da solleone. (Alfredo Laurano)
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