Ci sono soggetti, spesso anonimi e senza faccia, che si
vergognano, giustamente, di esistere e di apparire, ma che sanno solo vomitare
odio e intolleranza per natura: fanno parte di quella nutrita schiera di
razzisti “fai da te”, che non conoscono la pietas e la solidarietà umana.
Sono quei razzisti che festeggiano per la morte di due
bimbe e una ragazza rom bruciate vive.
Che ignorano le sofferenze a fuoco lento e il lacerante,
lungo tormento di piccoli corpi avvolti dalle fiamme, prima di morire
carbonizzati, tra urla strazianti di dolore. Che non rispettano lo struggimento
dei familiari e di una comunità.
Quelli che scrivono: “Tre borseggiatrici in meno, poco
importa che due avessero 8 e 4 anni. Tanto lo sarebbero diventate prima o poi”.
Oppure, “W IL FUOCO PURIFICATORE”, come scrive qualcuno,
tutto in maiuscolo.
E “sti cazzi” se sono Rom, tanto a cinque anni imparano a
rubare.
C'è
uno stupefacente e selvaggio sfogo di odio collettivo.
Ci sono,
migliaia di commenti in rete – sui siti del Giornale e di Libero i più violenti
– che apologizzano il rogo al grido di “tre
di meno”.
“Io mi auguro ke tutti i rom facciano la
stessa fine” non fa che echeggiare la violenza verbale con
cui certa politica, certa stampa e certa Tv si esprimono da anni sulla
questione nomadi, sicurezza, microcriminalità.
Questo
irresponsabile, disgustoso e martellante tam tam, negli ultimi tempi, ha subito
un ulteriore salto di qualità, approdando dalle ruspe ai lanciafiamme, alle bombe
da sganciare sui barconi.
Raffiche
di odio sociale che aggiungono ulteriori elementi di degrado e viscidume a un
dibattito già violento, barbarico e caotico.
Una continua rissa dialettica,
un confronto minaccioso e nauseante, evocatore di rancori oscuri e
incontrollati, sfogatoio di pulsioni o
vetrina di odiosi pregiudizi, che raccoglie tanti rifiuti e spazzatura telematica. (A. La.)
LA CILIEGINA SULLA TORTA DEL DISPREZZO.
UN ULTERIORE OLTRAGGIO ALLA MEMORIA DELLE GIOVANISSIME VITTIME DA PARTE DI QUESTA SPECIE DI PERSONA, CHE, IL GIORNO DOPO, HA PARCHEGGIATO DI PROPOSITO SUL LUOGO DEL ROGO, CALPESTANDO I FIORI, IN UN'AREA COMPLETAMENTE VUOTA.
VERGOGNATI MISERABILE!
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