Solo un mese fa, Simon Peres e Abu Mazen si abbracciavano davanti a Francesco, a Santa Marta a Roma, promettendosi la pace.
Oggi, ritorna il nazi-sionismo, Israele mira a colpire Hamas, ma bombarda e uccide donne, bambini e civili. Tre giorni di offensiva su Gaza, tre notti di raid aerei. Per ora, più di 80 morti, almeno 450 i feriti.
Oggi, ritorna il nazi-sionismo, Israele mira a colpire Hamas, ma bombarda e uccide donne, bambini e civili. Tre giorni di offensiva su Gaza, tre notti di raid aerei. Per ora, più di 80 morti, almeno 450 i feriti.
Sembra che, per correttezza bellica, avvertano, al telefono, le persone le cui case saranno colpite, ma lo fanno solo cinqu...e minuti prima delle bombe. E nessuno fa in tempo a fuggire.
Ieri sera, un missile ha fatto strage in un caffè sul mare a Khan Yunis, dove i palestinesi stavano assistendo alla semifinale dei Mondiali tra Argentina e Olanda: sono morti in 8 e 15 rimasti feriti. Un'ora più tardi, i caccia con la stella di David hanno colpito in un'altra zona della città, causando la morte di 4 donne e altrettanti bambini.
La tregua è un lontano miraggio, anzi, "non è in agenda", dice Netanyahu.
Abu Mazen accusa: "È un genocidio contro i nostri fratelli".
Il mondo osserva distratto e tace. Poi, guarda il Mondiale.
11 luglio 2014 (Alfredo Laurano)
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