Già
la data è tutto un programma: 28 ottobre. Lo stesso giorno del 1922, in cui
25mila camicie nere armate del partito nazionale fascista (Pnf) entrarono nella
capitale, permettendo a Benito Mussolini di prendere il potere con la forza:
iniziò così il ventennio fascista in Italia.
Novantacinque
anni dopo, un partito neofascista, anzi, "nazifascista", come ha già
sentenziato due volte la Cassazione, Forza Nuova, riproporrà la fatidica e
tristemente nota "marcia su Roma", ma non comincerà assolutamente
nulla: replicherà e rinnoverà solo la stupida follia di quattro nostalgici
esaltati.
Che,
per l’occasione, si cambiano solo il nome.
Se
la parata si farà, si chiamerà "marcia
dei patrioti", non degli squadristi, avanguardisti o forzanovisti. Così, nessuno si
spaventerà o si chiuderà in casa, anzi si identificherà, magari, nei nuovi
patrioti.
L'evento
è stato lanciato e chiama tutti all’adunata: "28 ottobre in marcia, bandiere, striscioni, auto, pullman,
benzina... Compatriota, la macchina organizzativa è in moto ed ha bisogno del
tuo sostegno concreto contro un governo illegittimo, per dire definitivamente
no allo ius soli e per fermare violenze e stupri da parte degli immigrati che
hanno preso d'assalto la nostra Patria".
Ovviamente,
tutti aspettano che, come minimo, il Viminale vieti la manifestazione, perché la
storia si ripete, prima la tragedia poi la farsa. Oggi,
i seguaci di quelle camicie nere possono solo scimmiottare le loro gesta, ma
non oltraggiare la costituzione della repubblica antifascista.
Resta una
provocazione offensiva e pericolosa che va fermata.
La
Marcia su Roma fu una vera tragedia. Rifarla oggi, significherebbe darle una
legittimità nazionale, riconoscerla come anniversario storico, come momento di un’azione
popolare. Sarebbe, oltre che un insulto, una ridicola farsa.
Il
fascismo ha mille facce e resta tale sempre, in qualunque forma si esprima, si
presenti o comunque si travesta.
Per
questo, e se l'apologia di fascismo è un reato costituzionale, non si può avere
tolleranza verso organizzazioni come Forza Nuova e Casa Pound.
I
rigurgiti nazifascisti vanno combattuti e repressi.
Non
solo si deve vietare questa pericolosa farsa del Littorio perduto, ma avviare
la procedura di scioglimento di quei movimenti.
(Alfredo Laurano)
Nessun commento:
Posta un commento