L’estate sta finendo, agosto se n’è andato, non è più tempo
di vacanze. Manca poco alla scuola, alla polenta e al panettone.
Tutto scorre a velocità impressionante nel solito tran tran,
ma è sempre e comunque tempo di diete e privazioni.
Nel suo originario significato, al tempo dei Greci, la
parola Dieta stava ad indicare uno stile di vita e di sana alimentazione.
Oggi,
coincide, prevalentemente, con ogni possibile tentativo di dimagrimento e
perdita di peso, a qualunque costo. E non (solo) per motivi di salute, ma di
linea.
La società dell’immagine, delle mode e dei falsi miti ci
vuole tutti magri, asciutti e scattanti, non c’è spazio per ciccioni e
buzzicone, e nemmeno per chi è appena sovrappeso.
E allora vai con le diete a zona, a punti, proteiche, dissociate,
metaboliche, del cavolo, del minestrone, del gruppo sanguigno, di Dukan,
Scarsdale o di Lemme, che ti impone di mangiare cipolle e spaghetti a
colazione.
Mancano, al momento - ma non disperate, arriveranno presto -
quelle basate sul colore degli occhi o dei capelli, della pelle bianca, nera,
gialla o picchiettata, dell’altezza, dei mestieri, dei sudisti, dei nordisti e
dei padani.
Le modelle e i migranti (mai visto uno o una con un minimo
di ciccia) sono già compresi:
le prime ignorano del tutto che esistono al mondo carboidrati, dolci e bucatini e sfidano l’anoressia, come certe povere teen agers.
I secondi cercano cibo per la sopravvivenza e, quindi non possono ingrassare.
le prime ignorano del tutto che esistono al mondo carboidrati, dolci e bucatini e sfidano l’anoressia, come certe povere teen agers.
I secondi cercano cibo per la sopravvivenza e, quindi non possono ingrassare.
Ma non può che essere così.
Dietisti, dietologi, nutrizionisti improvvisati, sedicenti
esperti, tuttologi e cazzari da operetta e da TV, prive pure di segnale,
pontificano sui giornali, sulle riviste di gossip, nei talk, sul Web e su tutti
i media in generale. Ognuno ha la ricetta giusta: dieci chili a settimana,
cellulite giustiziata, muscoli e tartarughe rigenerati, senza manco un
sacrificio.
Un po’ come quelli che fanno oroscopi, tarocchi, filtri
magici e pendolini.
Una coppia di amici, che non frequento quasi mai, mi
parlavano al ristorante dei cibi che quel dato giorno “dovevano testare”, obbligatoriamente,
secondo un rigido e costosissimo protocollo. Testare, non mangiare o divorare:
un’espressione strana da laboratorio chimico (che fa più fico e dà un che di credibilità
scientifica alla definizione) che stava a sottolineare che “non potevano
scegliere cosa ordinare, cosa avrebbero gradito, con gusto ed appetito, ma solo
“provare” un alimento, che in quel momento assumeva le sembianze e le funzioni
di una sana medicina. Manco fossero cavie.
E non si può sgarrare: se non c’è l’ananas, il carciofo o il
fungo di stagione, si cambiano trattoria e commensali.
Ma non è meglio farsi una flebo o prendere un pacchetto di
pasticche di purganti?
Ridicolo, divertente, pittoresco? Fate vobis.
Ma vediamone alcune di queste diete miracolose, un po’
stravaganti e certamente squilibrate. Molti le seguono perché credono a
chiunque, alla Befana e ai maghi della ciccia avversa e occulta.
- Niente solidi, solo liquidi. Nel corso della giornata, si
bevono sei succhi di frutta e verdura, un frullato proteico a base di uovo in
polvere e quattro litri di acqua.
In realtà, quello che si perde è il peso dell'acqua dei
muscoli, non il grasso.
O mangiare un chilo di ghiaccio al giorno, lasciandolo
sciogliere in bocca, invece di masticarlo: questo duro esercizio brucia le
calorie.
- Senza glutine: abolire gli alimenti contenenti il glutine,
ovvero qualsiasi cosa fatta con grano, orzo e segale, come pane, prodotti da
forno e molti snack.
- Solo vegetale: si possono mangiare solo alimenti di
origine vegetale e crudi. Le verdure, se mangiate crude, non solo sono ricche
di acqua e fibre, ma hanno un basso contenuto di calorie.
- Acqua e sale: si beve acqua salata ogni mattina; un lime o
limone, sciroppo d'acero, pepe di cayenna in un intruglio acquoso durante il
giorno; tè lassativo di notte. Si tratta di una dieta estrema, ipocalorica, con
ingredienti noti per accelerare il metabolismo.
- Dieta del pugno: ad ogni pasto si riempie il piatto
con l'equivalente di un pugno di proteine, una manciata di carboidrati, due
manciate di verdure e tre dita di grasso.
Gli occhi aiutano a limitare le porzioni di cibo e a mangiare in maniera
equilibrata, senza esagerare.
- La dieta del sonno. Autentica follia che consiglia di
assumere sedativi per dormire fino a 20 ore al giorno in modo da non sentire lo
stimolo della fame.
- La Dieta del creatore o della Bibbia dura 40 giorni ed è
composta da più fasi.Sono consentiti: frutta biologica, verdura, cereali, pesce,
carne e pollame. Vieta salumi, prodotti alimentari trasformati, pasta e pane e
cereali.
Si fa la prima colazione 12 ore dopo il sorgere del sole e
si cena molto presto.
I sostenitori dicono che gli esseri umani sono destinati solo a mangiare cibi
creati da Dio e che tornare indietro ad una dieta sana (prima che i cibi
venissero adulterati) migliora il funzionamento complessivo del corpo,
amplifica la concentrazione, migliora il l'umore, guarisce ogni dolore e
infiammazione e rallenta l'invecchiamento.
- Dulcis in fundo, fantastica, c’è la dieta della preghiera.
Si prega ogni giorno e a tutte le ore che si perda peso: tante litanie, nessuna
caloria o vitamina. Dio aiuta coloro che non possono aiutare sé stessi.
Pregare, inconsciamente, consente di mangiare meno cibo e
fare scelte più salutari.
Ma ce ne sono molte altre e, forse, pure peggio.
Al di là del folclore, del trash, dell’imbecillità, delle
speranze deluse e della perduta dignità, sarà bene ricordare che quando
l'organismo è saturo di sostanze chimiche infiammatorie si riattivano patologie
latenti, si invecchia precocemente e si acquista peso.
Ogni alimento, anche il più sano e naturale, consumato in
quantità eccessive e continue, diventa tossico e nocivo, come gli stessi
farmaci: provoca gonfiori, intolleranze, eruzioni cutanee, pruriti e danni ai
tessuti.
Il trucco per dimagrire - io non ci riesco da sempre - non
sta in questi ridicoli tentativi di regimi naz-alimentari, contrabbandati da
imbonitori vari, ma nella moderazione e nel variare i cibi, che quotidianamente
ingeriamo, prediligendo quelli naturali, vegetali, genuini e meno elaborati.
A cominciare da pane e olio, dalla pasta al pomodoro, dalla
magnifica frutta e verdura che, pesticidi a parte, la natura ci regala, in
abbondanza.
(Alfredo Laurano)
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