Durante la seduta del
Consiglio comunale, l’altra sera a Torino,
amministrata dai 5 Stelle, c’è
stato l’intervento di una consigliera stellata, Carlotta Tevere, che ha
espresso solidarietà ai 38 condannati del maxi processo No Tav.
Ciò ha scatenato le ire
dell’ineffabile Osvaldo Napoli –
consigliere gaudente e para-spiritoso di Forza Italia – che, indignato e offeso (… “è una vergogna, un intollerabile
attacco alla Magistratura”), ha invitato la sindaca Appendino a prendere le distanze
dalla sua consigliera, già aspramente rimproverata per aver osato schierarsi
con cotali delinquenti.
E’ incredibile, comico
e strabiliante. Da quale pulpito!
Urla, attacca e induce
al riso proprio un personaggetto come l’Osvaldo, il cui leader di partito è
stato condannato e pregiudicato per frode fiscale, che ha sempre disprezzato e
attaccato la Magistratura. Il cui PDL è pieno di indagati, imputati, inquisiti,
venduti, traditori e condannati o con problemi seri con la giustizia, come
Dell’Utri, Cosentino, Cuffaro, Cesaro e il transfuga Verdini, poi è passato con
l'attuale maggioranza.
Ma con quale faccia e
bocca costui parla?
E’
quanto meno buffa questa concezione della legalità a proprio uso, consumo e
convenienza.
7
dicembre 2016 (Alfredo Laurano)
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