Torna come sempre, come ogni fine anno,
come una periodica cambiale da pagare all’oscurantismo, l'appuntamento con
l'oroscopo: segno per segno, le previsioni per il 2017. Poco o nulla è cambiato
dall'era di aruspici e indovini e delle invincibili forze dell’occulto.
Presagi e prodigi, amuleti e talismani
ancora condizionano la vita di milioni di persone!
“Il
nuovo anno - scrive l’immarcescibile Branko
- ci porterà fortuna grazie alla Luna in
Acquario e a una Venere in bellissimo aspetto con Giove. Mercurio aiuterà per
il lavoro. Ma dobbiamo ripartire da noi stessi per migliorare il mondo.”
Che incredibile scoperta, che
felicissima intuizione!
C’è poco da fare: la forza suadente e
suggestiva della magia bilancia e nutre quella delle illusioni che accompagnano
l’uomo nella sua immensa fragilità: il fascino della speranza, la voglia di
miracolo, tra fatture, scongiuri e malocchio. E’ solo l’attesa di un futuro
migliore che ci fa vivere volentieri la nostra vita, che alimenta sogni e desideri,
che vince paure e debolezze, che coltiva chimere e tentazioni.
Su
questo, si basa la ricca industria dei segni zodiacali, delle divinazioni e
degli sciamani analfabeti, delle previsioni fondate su astri, ascendenti,
pendolini, tarocchi e sfere di cristallo, vendute a basso costo da sibille e
ciarlatani, nell'ingannevole fiera dell’incanto e della facile lusinga. Viene addirittura
spacciata come neo-scienza, enfatizzata e colpevolmente amplificata da
libretti, riviste e osceni giornaletti, nonché da radio e televisioni che la
propongono a iosa in autentici programmi spazzatura.
Stando ai sondaggi, più della metà degli
italiani dà credito all’astrologia. Pensa, cioè, che esista qualche influenza
degli astri sulla nostra vita.
Ma almeno due terzi dei nostri
connazionali leggono con regolarità l’oroscopo.
Una decina di milioni si
rivolgono almeno una volta l’anno a sedicenti maghi e fattucchiere.
Insomma, sono più quelli che consultano
l’astrologia di quelli che ci credono.
“Gli oroscopi non servono a niente.
L’astrologia può essere considerata al massimo un divertente genere letterario,
sicuramente non una scienza”.
Ne è convinto il fisico Stefano Bagnasco, dell’Istituto nazionale di Fisica
nucleare a Torino. Sarà poco poetico, ma le stelle non hanno nulla da dirci.
Tantomeno lo zodiaco.
“Ma
qualche previsione sarà anche azzeccata!”,
dice qualche impenitente sostenitore.
Innanzitutto, spesso, è difficile
verificare. La maggior parte degli astrologi non fa vere e proprie previsioni.
Di solito si affidano a frasi generiche, ambigue, volutamente vaghe. “Sarà un anno difficile, con vari problemi,
ma alla fine ce la farete” …
Altre
volte gli indovini azzardano previsioni puntuali. E regolarmente le sbagliano. Come
quando hanno provato a chiedere alle stelle il nome del nuovo presidente della
Repubblica: tutti hanno puntato su personaggi di primo piano e tutti hanno
toppato, Mattarella, non l’aveva previsto nessuno.
E’ il cosiddetto effetto Barnum. Qualcosa per tutti e per ciascuno, come avviene nel
Circo: fra i tanti numeri proposti, c’è sempre quello che piacerà ad qualcuno.
Negli anni ’40 lo psicologo americano
Bertram Forer fece un interessante esperimento. Dopo aver fatto compilare ai
suoi studenti un questionario, distribuì una descrizione personalizzata del
carattere di ciascuno.
In
realtà erano tutte uguali. Usò frasi vaghe, estremamente scontate, volutamente astratte.
Frasi che affermavano una cosa e il suo contrario. Inutile dire che ogni
studente rimase entusiasta per l’accuratezza della propria descrizione.
Ed è proprio così che funzionano gli
oroscopi e le consultazioni: nel cielo nebuloso di una generica e approssimativa
previsione, è facile trovare qualcosa di adattabile per chiunque, che poi,
turbato o assai stupito, confesserà agli altri e a se stesso: “ci ha proprio preso, che fenomeno!”
Si,
proprio un fenomeno da circo o da baraccone.
Fine anno 2016 (Alfredo Laurano)
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