Un giorno importante, ieri, 4 dicembre 2016. Sotto vari
profili, di diversa importanza, di vari significati. Tanti eventi si sono
sovrapposti.
Un travolgente NO ha vinto il referendum costituzionale;
Renzi ha lasciato commosso, con la sua Agnese, Palazzo Chigi;
gli italiani sono tornati alle urne in modo massiccio (70%);
il nuovo presidente Verde si è affermato in Austria contro
il candidato di estrema destra, segnale in forte controtendenza per tutta l’Europa;
le spoglie di Fidel sono state seppellite a Cuba, dopo nove
giorni di lacrime e di lutto nazionale;
la Roma batte sul campo la Lazio che si rifà, a chiacchiere,
con un po’ di insano razzismo.
Nel frattempo, a De Luca è andata di traverso una frittura
di pesce, un po’ avariata.
(Alfredo Laurano)
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