Nel giorno in cui viene rinviato a giudizio per un quinto processo, anche Denis
Verdini, l'ex coordinatore di Forza Italia abbandona Berlusconi, di cui è stato
l'ultimo "salvatore" con il patto del Nazareno. E si porta dietro
anche qualche ex cosentiniano, come D'Anna. Tutta bella gente.
E' facile pensare che approderà dalle parti
renziane, le cui porte sono sempre aperte per chiunque: avversari, riciclati,
rinnegati, venduti e traditori.
Dopo il sofferto addio del poeta Biondi e
quello assai recente di Raffaele Fitto, questa è un altra mazzata per il povero
Silvio, sempre più solo e abbandonato.
Ha
perso anche mignotte varie e olgettine, ma ha ancora le sue vestali-badanti
Santanchè, Biancofiore, Carfagna e Prestigiacomo, che lo consolano e lo
accudiscono. Per ora.
Ripassiamo.
Oltre un anno fa, Silvio aveva cominciato
il suo percorso di rieducazione nella casa dell'Alzheimer di Cesano
Boscone.
Scajola, a sua insaputa, era stato
arrestato.
A Dell'Utri, in vacanza all'estero, la
Cassazione aveva confermato i sette anni di condanna per mafia.
Cosentino era già in galera per
camorra.
Cesarone Previti - ex ministro, legale
storico di Berlusconi e principe della corruzione, da tempo rieducato anche lui
in comunità ai servizi sociali, era ed è ormai dimenticato e fa solo il ricco
pensionato.
Martino, ex ministro della Difesa, era
sparito dalla scena.
Anche Bonaiuti e Bondi (quoque tu?) avevano
lasciato.
La Russa, Crosetto e Meloni, da tempo,
avevano fondato il partito dei "Fratelli coltelli".
Alfano, Lupi, Schifani e Quagliarello si erano rifatti una famiglia, un governo e un partiticchio-farmaco (NCD), prima della fine e dell'oblio.
Alfano, Lupi, Schifani e Quagliarello si erano rifatti una famiglia, un governo e un partiticchio-farmaco (NCD), prima della fine e dell'oblio.
Forza Italia perdeva e perde pezzi tutti i
giorni, si sta sgretolando sotto il peso delle lotte fratricide e delle
indagini della magistratura che, tra pentiti, stallieri e latitanti, cercava di
ricostruire manovre, alleanze e strategie 'ndranghetiste e mafiose che hanno
favorito la sua fondazione, oltre venti anni fa.
Amici, amici non andate via, restate ancora
a bere due bicchieri....
Amici, amici andatevene via, vi prego
voglio rimanere solo, stasera pago io...”
A
proposito, ma Apicella? Pure lui desaparecido?
26
luglio 2015 (Alfredo Laurano)
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