Oxi. Ha
vinto il “no”(61%), ma ha vinto soprattutto il governo Tsipras che ha deciso di
lasciare il tavolo dei negoziati per chiedere il parere degli elettori sulle
proposte delle potenze europee. Una scelta da molti considerata azzardata e che
ha messo in discussione la tenuta dello stesso esecutivo.
Il premier ha deciso
di fare il suo discorso in tv per parlare a tutta la nazione e dare un
messaggio d’unità al Paese: “Abbiamo dimostrato che non si può ricattare la
democrazia. Ma non è una rottura con l’Ue, domani ricominciamo a lavorare per
uscire dalla crisi e per riportare alla normalità il sistema delle banche”.
Varoufakis,
però, annuncia le sue dimissioni. "Me ne vado - ha detto - per aiutare Tsipras
nella trattativa. Alcuni partner preferiscono una mia “assenza” dai loro
vertici. Porterò con orgoglio il disgusto dei creditori nei miei confronti”. Per questa ragione oggi lascio il ministero
delle Finanze. Considero mio dovere aiutare Tsipras a sfruttare come ritiene
opportuno il capitale che il popolo greco ci ha garantito con il referendum e porterò con orgoglio il disgusto dei creditori".
6 luglio 2015
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