La moglie del ventiquattrenne arrestato nei
giorni scorsi, con l'accusa di aver seviziato con un compressore un ragazzo di
14 anni, è stata aggredita da alcune persone davanti all'ingresso del carcere
di Poggioreale, mentre era in fila, in attesa di entrare per un colloquio con
il marito.
Come sempre, violenza chiama violenza.
Troppo grasso per essere lasciato in pace.
Tanto grasso da meritare, una esemplare punizione. Tre giovani vigliacchi di
dieci anni più grandi, lo hanno incontrato in un autolavaggio, a Pianura,
Napoli. Lo hanno deriso, denudato e violentato con una pistola ad aria
compressa che gli ha lacerato l'intestino.
Tutto questo, perché obeso. Tutto questo
per gioco e per trastullo ,per svago e passatempo.
“Ma era solo uno scherzo”, hanno
ripetutamente dichiarato genitori e amici dell’accusato, e dei suoi complici,
“si prendevano in giro, una cosa fra (bravi) ragazzi!”
Intanto la vittima dello “scherzo” era
gravissimo, in fin di vita. Poi, sottoposto a delicatissimo intervento
chirurgico al colon e privato di parte dell’intestino.
Ora, pare stia meglio.
Non è evidentemente un gioco, un
passatempo: questi episodi non sono isolati, non sono rari, né casuali.
Sono forme stupide, bestiali e senza senso
di un dramma che va continuamente in scena con i suoi carnefici, le vittime
innocenti e il contorno d'indifferenza che finge di non vedere, di non sapere.
Sono l’espressione e la conseguenza logica
di una società malata, egocentrica e cattiva, che scende in piazza per
discriminare chi è diverso, che umilia i più fragili, che dà fuoco ai
senzatetto, che fa della prepotenza e dell'arroganza, un vanto e una bandiera:
i nuovi valori della nostra società.
Quello che forse fa più rabbia, in questo
caso, è che non si è trattato di una violenza sessuale “tipica”, mossa da
istinti animaleschi di possesso e di sopraffazione, ma di uno stupro igienico,
”asettico”. Un atto disgustoso determinato da scherno, discriminazione e
disprezzo per la vita e per la dignità umana.
Qualcuno ha detto ai genitori del burlone:
“Non ha commesso solo un crimine, il vostro bel figliolo, ma ha commesso un
crimine schifoso. E se io fossi al posto vostro, altro che difenderlo, avvierei
le pratiche per disconoscerlo”.
Viene il dubbio che non sempre certi fatti
accadano per caso.
Forse, qualcuno, a sua insaputa e per
bizzarro disegno di natura, è chiamato a scontare la cattiveria di qualche
perverso idiota, fiero della propria ignoranza.
Forse è il prezzo da pagare per uscire
dalla inciviltà. Uno dei tanti.
15 ottobre 2014 (Alfredo Laurano)
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