"L'umanità ha bisogno di vedere gesti di pace e di sentire parole di
speranza !", aveva detto il Papa domenica scorsa all'Angelus. E oggi è il
giorno del digiuno e della veglia.
L'appello lanciato da Papa Francesco per la pace in Siria ha raccolto
migliaia di adesioni da ogni parte del mondo, perché era rivolto a tutti, anche ai "fratelli cristiani non
cattolici, agli appartenenti alle altre religioni e agli uomini di buona
volontà".
Una giornata di riflessione, a cui parteciperanno anche musulmani, che si
concluderà con una veglia di preghiera serale in Piazza San Pietro. Prevista la
presenza del sindaco Marino e di numerosi politici, artisti e uomini di pace.
Dopo la spaccattura del G20 sulla scelta americana di intervenire
militarmente, aumentano i dubbi sull’uso delle armi chimiche da parte del
regime di Assad.
Sappiamo ormai che la prima vittima di ogni guerra è sempre la
verità. Fotografie, video, atti di propaganda
e materiale vario vengono spesso usati e manipolati come false prove o
importanti informazioni al mondo, per confermare o smentire crimini,
stragi, fatti e azioni belliche, secondo la propria convenienza.
La seconda guerra del golfo nel 2003, contro Saddam, fu scatenata da Bush,
infatti, perché ritenuto in possesso (o meglio, fu fatto credere che disponesse)
di armi di distruzione di massa, mai trovate.
Era solo un pretesto per giustificare l’attacco, l’invasione dell’Iraq e
per eliminare l’ex alleato Saddam. Freedom, un’operazione “chirurgica con bombe
intelligenti”: oltre 150.000 morti iracheni e 4.500 americani e alleati!!
La strage in Siria, di questi giorni, secondo Putin, è opera dei ribelli Salafiti,
appoggiati dal governo Saudita e dagli USA con i suoi alleati, e non di Assad.
La prova "finale" pare sia stata fornita nelle ultime ore dal
Cremlino al Palazzo di Vetro dell'ONU.
Si tratta di video e foto che illustrano come i satelliti russi abbiano rivelato
che i razzi che hanno causato l'ultima strage in Siria (1300 morti) non sono
partiti da Damasco o dalla Siria, ma da territori di pertinenza di gruppi
Salafiti: ovvero dei cosiddetti "ribelli-mercenari" al soldo di
Arabia Saudita e alleati che mirano a innescare una nuova guerra mondiale per
un nuovo ordine.
Mentre il mondo, in ansia, attende di sapere e di capire, i media
proseguono la loro opera di disinformazione,
manipolazione, menzogne e mezze verità. Nessuno dice, in verità, che le tante
armi prodotte dall’industria bellica devono pur essere smaltite!
Tutte armi di distrazione di massa.
7 settembre 2013 (Alfredo Laurano)
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