giovedì 19 settembre 2013

CHE C'E' OGGI IN TV?



Ennesimo videomessaggio scontato, triste e demenziale. Vecchio e ripetitivo nella forma e nella sostanza, e al tempo stesso sconcertante, getta benzina sul fuoco delle polemiche e delle false intese. Scenografia solita e rassicurante: libreria bianca, foto incorniciate di famiglia e nipotini, faccia di cera, ridondante di cerone, e consueti toni da campagna elettorale.
Mano sul cuore. Un classico della sincerità!
Si proclama innocente, vittima designata e perseguitata, colpita da 41 processi. Ribadisce di non aver commesso alcun reato, attacca come sempre la magistratura e dichiara di non voler mollare, decaduto o no.
Tutto è velato di passione e di sana commozione, ormai obbligatoria, e trasmette fiducia e ottimismo da copione. Anche se, in effetti, la convinzione appare scarsa e prevale un filino di prostrazione.

Per finire, un assurdo invito alla ribellione "Adesso sono qui per chiedere a voi di aprire gli occhi, di reagire, di scendere in campo per combattere questa giustizia e l'uso della giustizia ai fini politici. Dobbiamo liberarci dall'oppressione giudiziaria, fiscale e burocratica. Per questo vi dico , prima della catastrofe, scendete in campo anche voi con Forza Italia. Diventa anche tu un missionario di Forza Italia". 

“Messaggio Berlusconi commovente, sentito, profondo, patriottico. Lui è l'Italia migliore.
Siamo orgogliosi di essergli accanto dal 1994 e lo saremo ancora di più oggi in questo momento di difficoltà oggettiva. Ma ha detto bene il presidente, non è un seggio a fare un leader e la sua forza è sempre stata solo ed esclusivamente il popolo, il consenso che la gente non gli ha mai fatto mancare.
Bene il ritorno a Forza Italia, Forza Italia è l'Italia, quella berlusconiana, quella libera, quella che produce, quella che ama, quella che non odia. Grazie presidente, grazie ancora una volta di esistere".
Lo dice la solita vestale Michaela Biancofiore, che vibra di passione sviscerata e scatta ad ogni impulso del suo feticcio onnipotente..
Un pregiudicato, un condannato in via definitiva che può parlare a reti unificate e usare la TV – a suo piacimento - per lanciare messaggi al Paese e aizzare le folle, mentre nessuno difende l'Istituzione della magistratura.
A nessun altro e in nessun altro paese al mondo ciò è consentito.
Non c'è limite all'indecenza, ma Berlusconi, da vent’anni, può fare e dire tutto. Attento, Francesco, rischi la tua finestra di S. Pietro!
Anche se oggi, a pochi passi dalla decadenza e dall’interdizione, appare patetico come un vecchio attore sul viale del tramonto.
Un ex mattatore, afflitto e disperato, nonostante il grido di battaglia!

18 settembre 2013                                                   (Alfredo Laurano)



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