giovedì 19 settembre 2013

DA OGGI...

Mio padre non c'è più da dodici anni, mia madre non c'è più da un anno.
Da oggi, non c'è più nemmeno la casa. La loro casa, la mia casa dell'infanzia, dell'adolescenza, della giovinezza. Tutto è cambiato, tutto è diverso, nei fatti, nel modo e nella testa. Oggi, soprattutto.

Il cortile, la strada, i vialetti, la cantina degli inizi musicali, gli amici e i compagni di gioco.
Il negozio del droghiere sor Ermete, la latteria di Bartolo, il calzolaio compagno Angelino, la frutteria di Paddeu, il macellaio Armando, la trattoria
di Angelino, il tabaccaio Giacomino....
le persone residenti nella via che si incontravano e si salutavano, con rispetto, ogni giorno.

Anche tutto questo, non c'è più.
Il tempo, cinico e spietato, ha cancellato e trasformato quel pezzetto di mondo, quasi cucito su misura, che sembrava assoluto e immutabile, mostrando il vero senso dell'effimero, del fugace, del caduco in ogni aspetto della nostra vita.
La realtà fuggevole dell'esistenza rende precari, a nostra insaputa o per tentata illusione, affetti, legami, passioni e sicurezze e rimuove, inesorabilmente, sogni e speranze di ogni ingenua creatura.
Ci consente solo un pensiero, una traccia o un ricordo, anche vivo e scolpito nel cuore, che in parvenza non dobbiamo pagare.
In effetti, è assai caro: costa delusione, tristezza e tanta sofferenza.

16 settembre 2013                       (Alfredo)

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