Questo alterato e ormai abusato modello di comunicazione, perversa e dominante, non aspetta altro che attaccare, strumentalizzandone pensieri, virgole e parole, chiunque pronunci un’idea fuori dal comune sentire o provi a fare un ragionamento, che non sia in perfetta sintonia con i nostri illuminati e infallibili convincimenti politici, economici o da collaudati scientisti fatti in casa.
Soprattutto grazie all’uso improprio e schizofrenico dei Social, qualsiasi sfumatura dialettica, qualsiasi diverso respiro logico e coerente assume un carattere devastante e provocatorio. Anche se naturale, articolato, motivato e razionale.
Tutte sentinelle di fucile armate, pronte a sparare su chiunque, per sbaglio o per espressa volontà, si smarchi, per un attimo, dall’opinione comune dilagante o dal coro dei consensi, rigorosamente mainstream.
Come nelle parole di Andrea Crisanti – a mio avviso, uno dei più seri, schietti e attendibili virologi - circa l'assunzione del vaccino.
Certo, in tempo di pandemia, di negazionisti, di No Vax, bisogna essere accorti circa l'uso delle parole, che possono venire maliziosamente distorte, e fare molta attenzione sulle loro possibili interpretazioni.
Nella sostanza, Crisanti ha detto che prima di prendere un vaccino lui vuole conoscere i dati, avere chiaro il procedimento e tutte le approvazioni da parte degli enti deputati a questo. Ha inoltre affermato che, quindi, non basta l'annuncio delle case farmaceutiche e il conseguente comunicato della stampa per accertarne la validità.
Ha detto un’ovvietà, ovvero ciò che tutti sanno: il vaccino deve seguire precise procedure, che vanno oltre gli annunci.
Come osserva l’amica Fasciani, la stampa, la Rete e le TV, piccate, hanno reagito, scatenando una "canea" insopportabile, fino ad affermare… udite, udite…che Crisanti, tutto sommato, è un No Vax sotto mentite spoglie.
Un delirio informativo che ha costretto lo scienziato a precisare i contorni della questione.
Insomma una canea aizzata tanto per riscaldare il clima e gli animi - qualora ce ne fosse bisogno - e spandere chiasso e ulteriori veleni!!
Con i tempi che corrono, con la preoccupazione esistente nel Paese, ognuno dovrebbe usare una certa prudenza: gli esperti, i non esperti, i leader politici, gli amministratori, l'inflazionata pletora di opinionisti e tutti coloro che in qualche modo hanno in mano i destini di milioni di persone.
In particolare, il mondo dell'informazione, proprio perché entra direttamente nelle case e nella testa di ciascuno e ne orienta scelte e pensiero.
Scatenare le canee periodiche, un esercizio ormai palese, contro questo o quello, non è informazione, è un gioco deprecabile, perché in questo periodo nessuno è esente da responsabilità, dirette o indirette, per superare questa tragedia.
22 novembre 2020 (Alfredo Laurano)
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