Oggi è ancor più chiaro ed evidente - anche a chi porta i paraocchi della strumentalizzazione a prescindere e indossa la corazza dell’insulsa e perenne propaganda - quanto siano gravi e disgustose le dichiarazioni di politici, opinionisti, servi sciocchi, pennivendoli di destra e ciarpame vario (da Salvini a Meloni, da Sgarbi a Capezzone, da Porro a Giordano, da Sallusti a Senaldi e Belpietro e relativo circo) che, fino a pochi giorni fa, accusavano il governo di voler prolungare all’infinito un inutile stato di emergenza, quando, in realtà, non c’era nessuna emergenza, perché l’epidemia era sotto controllo e le terapie intensive semivuote.
Quando parlavano di colpo di mano, di arietta di regime, di Conte come Erdogan e delle mascherine, bavaglio o museruola, che limitano le libertà. Quando ci spiegavano che il prepotente duce Conte faceva apposta a spargere terrore su un “Covid clinicamente morto” (Zangrillo) per salvare la poltrona, per tenersi pieni poteri e dittatura sanitaria, per rovinarci le vacanze, proibire la movida, gli apericena e i balli con sballo in discoteca, con Briatore, Santanchè e il solito “poro Porro” in testa, a sparare l’ultima contro i terroristi del virus: la guerra alle discoteche, nel timore di una seconda ondata. “Ma quale cacchio è l’allarme? Tutto questo pessimismo e paura hanno portato solo i pieni poteri a Conte e Casalino”.
Quando sproloquiavano di regime, con la polizia che ci entra in casa e Speranza ministro comunista della nuova Stasi.
E oggi - che la situazione è definita molto grave dall’Istituto di Sanità; che sono necessarie restrizioni alle attività non essenziali e alla mobilità; che i casi di positività dilagano, quasi come in altri Paesi a noi vicini; che per la prima volta il rapporto positivi/tamponi è superiore al 10%; che aumentano i decessi; che preoccupano le terapie intensive; che crescono anche focolai a livello scolastico; che si invita a limitare uscite da casa allo stretto necessario; che sono già in atto vari coprifuoco, proteste e guerriglia a Napoli - questi spudorati, senza onore e senza vergogna, hanno il coraggio o, meglio, la faccia come il culo, di chiedere che cos’ha fatto il governo per prevenire questa preoccupante seconda ondata, mentre loro la negavano e la favoreggiavano.
Dopo aver deriso e dipinto i Dpcm come minacce ai cittadini o dichiarazioni di guerra al popolo depresso e rassegnato, ora ne invocano uno al giorno, possibilmente draconiano. Forse, per restare a galla nella sconcertante attualità che li ha abbondantemente sputtanati, o forse per adeguarsi all’appello responsabile di cento scienziati che chiedono al governo e a Mattarella misure drastiche entro poche ore, per evitare in Italia centinaia di decessi al giorno: “Riteniamo doveroso ed urgente esprimere la nostra più viva preoccupazione: occorre prendere misure efficaci adesso e subito, anche per salvare l'economia e i posti di lavoro. Il contagio va fermato con misure efficaci ed è per questo che chiediamo di intervenire ora in modo adeguato, nel rispetto delle garanzie costituzionali, ma nella piena salvaguardia della salute dei cittadini.
Parole e pensieri che quella gente, quella mandria di ciarlatani linguacciuti, fanfaroni e inconcludenti, non hanno mai pensato o predicato o condiviso.
Ma che volete che sia, pezzi di buffoni e incoerenti parolai, non siamo mica in emergenza!
24 ottobre 2020 (Alfredo Laurano)
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