Le
prenotazioni alla Asl per una visita specialistica, per un esame, un’ecografia,
una mammografia, prevedono tempi biblici da sei, sette mesi a un anno per una
risonanza.
Questi
lunghi tempi di attesa e il peso eccessivo del ticket - il cui costo a carico
dei pazienti negli anni è fortemente cresciuto - porta i cittadini a
considerare il privato come scelta alternative al Sistema sanitario.
Ma,
nel bene e nel male, fra pregi e difetti, sprechi e casi di malasanità, eccellenze
e disservizi, una Sanità pubblica c’è, esiste per tutti ed è gratuita - grazie
alle tante tasse che paghiamo - garantisce l’emergenza e l’assistenza,
nonostante i tagli sciagurati, le chiusure inspiegabili di strutture importanti
e le ciniche manovre di bilancio, previste da improvvide scelte politiche e
finanziarie.
Al
contrario di quanto accade nello stato più ricco, più democratico e più libero
del mondo, dove se non hai i mezzi, un’adeguata assicurazione sanitaria o una
copiosa carta di credito non sei curato e assistito, vieni sbattuto fuori dalle
strutture mediche e cacciato dagli ospedali.
Come
dimostra il recentissimo caso, che ha commosso e indignato il web, di una giovane
donna afroamericana abbandonata fuori dall'ospedale di Baltimora, con addosso
solo il camice dei pazienti, i braccialetti ospedalieri ancora ai polsi e con
ai piedi soltanto dei calzini.
Così
è stata "dimessa" e lasciata alla fermata dell'autobus, in evidente
stato confusionale, perchè non poteva pagare le cure. Fuori la temperatura era
di un grado sotto zero.
"Ho
visto l'impensabile: una donna spinta su una sedia a rotelle fuori
dall'ospedale in questo freddo cane. Ho cercato di aiutarla, di soccorrerla."
Così ha riepilogato la scena Imamu Baraka, che passava in quel momento, che ha
notato la scena e iniziato a girare il video, poi pubblicato, nel quale chiede
spiegazioni e aiuto al personale che lo ignora, si gira e rientra nell'ospedale
con la carrozzina vuota.
Sono
immagini incredibili che non possono non suscitare rabbia e l'indignazione.
A
differenza dei paesi europei, dove la sanità è un diritto universale garantito
per legge a tutti, a prescindere dal censo e dal reddito, negli USA tutto
si fonda, sin dalle origini, su criteri di natura essenzialmente privatistica.
A
parte i tentativi dell’Obamacare del 2010, che ha esteso diritti e
incentivi fiscali a fasce di reddito più basse e che Donald Trump vuole eliminare
o ridurre progressivamente come sussidi per i poveri, il cittadino può curarsi
soltanto se ha i soldi sufficienti per far fronte ai costi dell'operazione,
della visita o del ricovero.
Insomma,
se non hai dollari, nella civilissima America, patria della democrazia
vagheggiata, ma incompiuta, non puoi curarti e vieni sbattuto fuori a zero
gradi.
26
gennaio 2018 (Alfredo Laurano)
Vedi: https://www.facebook.com/imamu.baraka/posts/1946306892050110?pnref=story
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