A proposito di Stato-Mafia, della repressione del dissenso, di informazione orientata e manipolata, del tentativo di cancellare dubbi e di imbavagliare le opposizioni....
Dopo un anno di maltrattamenti e carcere duro a Pianosa (non mangiava il cibo sporcato dalle guardie, non dormiva e aveva perso 45 chili) , Scarantino si era autoaccusato della strage in via D’Amelio, spiegando per filo e per segno come e perché fosse stato organizzato l’omicidio Borsellino, della 126 rubata, nascosta e imbottita di tritolo e particolari vari dell'attentato. Poi, a sorpresa, decise di ritrattare tutto accusando poliziotti e magistrati che, a suo dire, lo avrebbero costretto a testimoniare ciò che non aveva mai fatto, mai visto o mai sentito.
Ha raccontato in trasmissione, per la prima volta, di come un gruppo di poliziotti lo facesse studiare e lo preparasse agli interrogatori: “Le sere prima mi leggevano tutto ciò che avrei dovuto dire e io dovevo memorizzare, per poi confessare."
Evidentemente, ieri sera, in trasmissione ha parlato troppo, anche se non ha fatto il nome del suo suggeritore ufficiale.
Ma potrebbe sempre farlo, meglio farlo sparire e costringerlo al silenzio.
Ne sapremo più qualcosa? O lo "suicideranno"?
31 gennaio 2014 (Alfredo
Laurano)
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