CAPPELLI BIANCHI
Due cappellini bianchi, modello
pescatore,
calati su due teste di identico
colore.
Seduti sugli scogli, stan soli
e silenziosi,
tra ali di bagnanti, gaudenti e
rumorosi.
Si tengono per mano e guardano
lontano,
assorti nei pensieri di un
mondo così strano.
Un semplice abitino di un verde
giovanile,
gli occhiali e il viso stanco
che il tempo e le sue rughe
han reso un po’ senile.
Serena è l’espressione di
quella donna anziana.
Solo più intensa è quella, a
lei vicina,
del suo compagno che scruta l’orizzonte
e affonda la sua mente nel mare
del passato.
E la sottile onda, che i loro
piedi sfiora,
sembra portar appresso ricordi
di una vita,
di gioie e di dolori, di sogni e
di passioni
e forse di un amore che non è
mai finito,
che vive e si rinnova in un
legame antico.
Rimangono in silenzio senza
scambiar parole,
guardandosi negli occhi, un po’
chiusi dal sole.
Poi, stanchi di quel sole, della chiassosa spiaggia,
si alzano pian piano….e,
come adolescenti, si avviano
per mano.
Lasciandosi sfiorar dalla
risacca,
camminano sicuri e a passi
lenti,
tra corpi adusti e occhi
indifferenti.
Il mondo intorno dissolve
lentamente,
sfumano i suoni, le forme ed i
colori
in un adagio che rapisce il
cuore.
Due cappellini bianchi si
perdono nel nulla…..
20 agosto 2004 (Alfredo
Laurano)
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