Nella Cappella Sistina è iniziato ieri il conclave e ci sono già state
due fumate nere.
Sotto "Il Giudizio Universale" di Michelangelo, i cardinali “sotto
chiave” - isolati da contatti esterni e da ogni forma di comunicazione - inseriscono le loro schede con i nomi dei
prescelti nelle urne, sotto la guida del solo Spirito Santo e pronunciando il solenne
giuramento: “Chiamo a testimone Cristo Signore, il quale mi giudicherà, che il mio
voto è dato a colui che, secondo Dio, ritengo debba essere eletto”.
Intanto, nel mondo, in particolare nel Regno Unito, fervono le scommesse.
In Italia sono proibite, come per le elezioni politiche.
Si scommette su chi sarà il nuovo papa, su come si chiamerà, su quanti
scrutini ci vorranno.
Il cardinale Angelo Scola è il grande favorito del conclave con quote che oscillano tra il 3 e il 4.
A seguire i cardinali Turkson e
Bertone. Più giù nelle quote Ravasi, Sandri e Bagnasco. Seguono Oullet,
O’Malley, il filippino Tagle e l’honduregno Maradiaga. Qualche chance pure per
l’ironico americano Dolan.
Le scommesse sul papa, comunque, hanno catalizzato l'attenzione di mezzo
pianeta e William Hill, il maggiore bookmaker inglese, ha raccolto puntate in
50 paesi.
Favoritissimo dei bookmaker il nome
di Pietro, staccato quello di Giovanni Paolo e quello di Benedetto.
Altri tifano per Francesco, ma molti sperano che non sia Silvio I°.
Altri tifano per Francesco, ma molti sperano che non sia Silvio I°.
13 marzo 2013
AlfredoLaurano
Nessun commento:
Posta un commento