Durante la
riunione dei parlamentari cinquestellati convocata in una sala a Montecitorio,
quelli che hanno votato Grasso al Senato sono stati invitati a motivare la loro
decisione. Hanno confessato il loro voto
e spiegato le loro ragioni. Sono stati processati a porte chiuse, in una specie di tribunale interno,
con tanto di accusa e di difesa, per aver infranto il codice di comportamento
del Movimento….
Poi, forse, sembra, si dice, pare… siano stati
perdonati!
Ma è così
difficile capire che hanno soltanto usato quello che si chiama buon senso, che a molti e a Grillo è
sconosciuto? Che hanno ragionato con la propria
testa e con coscienza, per impedire una orribile scelta di continuità con
il passato? E che non hanno lanciato nessun segnale, salvo quello della loro autonomia di pensiero nel valutare il
senso reale delle cose?
Chiedo a
Grillo: ma, se fosse stato eletto
Schifani, grazie, anche, alle vostre schede bianche, non pensi che almeno metà degli italiani vi avrebbero preso a pernacchie e calci in culo, voi e i
vostri proclami di onestà, pulizia e rinnovamento? E che
avreste perso di credibilità e di consenso fra i tanti elettori - non attivisti - che vi hanno votato con fiducia e con la speranza di cambiare?
(Alfredo Laurano) 20 marzo 2013
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