venerdì 22 gennaio 2021

UN’ALTRA STORIA /2207

Da ieri, Joe Biden è il 46° presidente americano, Kamala Harris la prima vice donna: una svolta nella storia recente degli Usa, dopo 4 anni di ciclone Trump. 
Nel suo discorso di insediamento appello all'unità contro il suprematismo e il terrorismo interno. Subito 17 ordini esecutivi, per cominciare a smontare l'orribile eredità trumpiana: via il muslim ban, rientro negli accordi climatici, sostegno economico e lotta alla pandemia.
Alle otto del mattino, tappeto rosso, salva di 21 colpi, guardia d’onore eccetera, un elicottero ha trasportato Donald e Melania dalla West Wing al vicino Maryland.
Nelle terre più calde d’America c’è la Southern White House, la Casa bianca meridionale, la villa di Mar-a-lago. 
Sarà la nuova capitale dell’ultadestra americana, dove il tycoon pensa già di dar vita al "terzo partito". Vuole chiamarlo Patriot Party e sarà, ovviamente, di ultradestra.
Non una parola su Joe Biden, per non riconoscere la sconfitta, ma soltanto «Torneremo, in qualche modo», ha detto. 
Una promessa, una minaccia, Donald Trump ha abbandonato la Casa bianca dopo quattro anni che hanno sconvolto l’America: quattrocentomila morti di Covid e cinque morti nell’assalto al Campidoglio. Un milione di indennità di disoccupazione solo il mese scorso e il muro con il Messico. Quattordici milioni di sfrattati e la Borsa ai massimi storici. 155 milioni di elettori e le elezioni rubate. 143 perdoni presidenziali e un impeachment. 
Cosa resta di una rivoluzione? Perché lo è stata. 
Quattro anni fa erano un altro paese. 
(Fonte Il Manifesto)

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