mercoledì 3 settembre 2014

CARROZZA RISTORANTE


Arresti eccellenti, inchieste giudiziarie e ultimazione lavori permettendo, mancano solo nove mesi al via di Expo Milano 2015, la prima Esposizione Universale della storia dedicata al tema dell’alimentazione. Sono attesi oltre 20 milioni di visitatori.


Per centottanta giorni, dal 1 maggio al 31 ottobre del prossimo anno,  l’evento catalizzerà l’attenzione di tutto il mondo su Milano, sul nostro Paese e sul tema "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita".


Milioni di occhi puntati, quindi, non più su scandali e corruzione, come è stato in questi ultimi tempi, ma sui problemi collettivi e morali della nutrizione, con particolare riguardo - mi auguro - ai tanti popoli che, ancor oggi, non hanno accesso al cibo e all’acqua.


La massima attenzione sarà rivolta agli scenari e alle sfide del futuro, quando si dovranno fare i conti con innovazioni tecnologiche, modifiche territoriali, consumi, abitudini e stili di vita. Al centro di tutto,  il diritto a una alimentazione sana, sicura e sufficiente per l’intero  pianeta. 

Dal punto di vista etico, sarà un’occasione, anche, per riabilitarci come Paese e per rilanciare un’immagine nuova e pulita, in luogo di quella già largamente compromessa e offuscata, per troppo tempo, da fatti di cronaca politica e giudiziaria e da indegni personaggi.

La manifestazione  vedrà la partecipazione di oltre 140 Paesi - il 94 per cento della popolazione mondiale - che saranno raggruppati negli spazi espositivi di nove aree tematiche, dette Cluster (riso, caffè, cacao, spezie, frutta e legumi, cereali e tuberi, Mediterraneo, isole, agricoltura e zone aride), non secondo criteri geografici, ma secondo identità tematiche e filiere alimentari. 

Per promuovere questa grande esposizione, è stato realizzato, in collaborazione con Trenitalia, l’ExpoExpress, un treno-mostra molto speciale, che è partito il 30 agosto da Venezia - in occasione della Mostra del Cinema - per far conoscere in anteprima i grandi progetti e i valori di Expo, in tutte le tredici stazioni in cui si fermerà.

Lì, saranno offerti al pubblico incontri, eventi, laboratori gratuiti e cucina dal vivo - show cooking, come si dice oggi - dove uno chef, spiegando ricette, trucchi e curiosità, cucinerà piatti che verranno subito dopo assaggiati dai presenti.

A bordo del convoglio, costituito da tre carrozze, si potrà sperimentare un percorso dedicato al racconto interattivo del progetto Expo, grazie ad immagini, video e grafiche e scoprire i vari contenuti della manifestazione.

Nella carrozza Casa Expo, le varie sezioni della manifestazione: il tema della nutrizione, il sito espositivo, le aree tematiche, l’impegno civile, la cooperazione, la biodiversità, i progetti e le tecnologie.

Nella carrozza Live Expo, incontri dedicati alle famiglie, a cura di specialisti del benessere. Esperti parleranno di nutrizione intesa come stile di vita e di prevenzione a tavola, perché la salute vien mangiando… bene.

Nella carrozza Food Expo, a tavola con i grandi chef. Qui gli show cooking, di cui accennavo prima: un suggestivo viaggio sensoriale attraverso i sapori e i saperi del nostro territorio.

Il treno, dunque, come occasione di incontro e di scambio culturale tra persone, proprio come quello che rappresenterà uno dei mezzi di trasporto ideali per raggiungere il sito espositivo di Milano.

Per non banalizzare e trasformare l’importante evento universale di Expo 2015 in pura occasione commerciale, c’è da augurarsi che non si riduca tutto a discutere solo di cosa finisce oggi sulle tavole italiane, di allevamenti, di coltivazioni e di grande distribuzione. 
Sarebbe una sorta di vetrina internazionale, l’ennesima, in cui esibire specialità regionali, eccellenze enogastronomiche, itinerari turistici del gusto. Ce n’è già abbastanza di tutto ciò, e anche di più, tutti i giorni in Tv, in edicola e in libreria.

Il cibo, invece, dovrà avere un ruolo centrale, ma diverso. Come simbolo, come cultura, come storia dell’umanità, come base imprescindibile del bisogno primario della nutrizione.

Dovrà favorire il dialogo internazionale tra cittadini, popoli, Paesi e istituzioni intorno a un tema di così scottante attualità e di interesse universale.

Potrà ispirare progetti e nuove strategie per sfruttare, valorizzare e distribuire le risorse della terra; indirizzare la comunità mondiale verso scelte responsabili da adottare nella produzione e nei consumi alimentari, proponendo modelli economici adeguati, efficaci e sostenibili.
Quindi, un ruolo decisamente politico, sociale e culturale.

Ma dovrà essere inteso anche come strumento di comunicazione per leggere l'evoluzione culturale di un Paese, nel rispetto dell’ambiente in cui l’uomo vive e dell'equilibrio alimentare di tutto il pianeta, tutelandone le biodiversità.   (Alfredo Laurano)


                                         

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