domenica 29 dicembre 2019

VETRO SOFFIATO /1938


Affascinante e coinvolgente nella sua trama e nelle atmosfere tristi e nevose di una cittadina tedesca di fine ottocento. Si sente il freddo, si percepisce la fame, si contano le poche monete.
Tratto dall'omonimo romanzo di Petra Durst-Benning, “La soffiatrice di vetro” è un film drammatico diretto da Christiane Balthasar, ambientato nel 1890 a Lauscha, una piccola località dedita all'arte della soffiatura del vetro. Lo ha trasmesso, l’altra sera, Raitre.
È la storia di due sorelle, Johanna (Luise Heyer) e Marie Steinmann (Maria Ehrich), rimaste completamente sole dopo la morte del padre. L'uomo, esperto soffiatore di vetro, ha trasmesso alle proprie figlie la sua passione, nonostante l'arte vetraria in quegli anni fosse prerogativa esclusivamente maschile e un esercizio vietato alle donne.
Inizialmente le due ragazze cercano di lavorare per tirare avanti: Johanna nel laboratorio di vetreria di Friedhelm Strobel, come assistente commerciale, e Marie dipinge i manufatti in vetro nello studio di Wilhelm Heimer, dove conosce e sposa l'arrogante figlio di quest'ultimo, Thomas. Chiusa nel suo mondo fatto di colori, matite e bacchette di vetro, Marie, affascinata dai colori e dalle sfumature, scopre la sua vera passione per la decorazione. Si rivelerà come la vera artista della famiglia.
Ben presto, Johanna e Ruth dovranno scontrarsi con la dura realtà. Si ritroveranno al centro di sfruttamento e violenza e saranno costrette a lottare in un mondo chiuso alle novità e condizionato dai pregiudizi.
Fino a quando non decideranno di prendere il destino nelle proprie mani, sfidando la tradizione e continuando da sole in mestiere del padre, soprattutto quando tra le loro creazioni spiccherà uno dei simboli più iconici del Natale.
E sarà proprio Marie, sfidando convenzioni e pregiudizi, che farà rivivere la bottega di famiglia: diventerà lei stessa una soffiatrice di vetro e, grazie alle sue grandi capacità ed alla sua fervida fantasia, creerà le basi per quella che diventerà un’impresa tutta femminile, nella quale le giovani donne sole ritroveranno dignità, indipendenza e amore. 
Come nelle più belle favole, dove trionfa il sentimento.
Un racconto avvincente, con un’ottima ambientazione storica e un interessante studio psicologico dell'animo femminile. Le sorelle, in modi diversi, esaltano le capacità e l'intraprendenza delle donne.
Cast e regia appaiono eccellenti, il ritmo narrativo è giusto e misurato, i personaggi sono ben caratterizzati e le vicende, personali e semplici in apparenza, tengono lo spettatore con il fiato sospeso, per conoscere la sorte delle sorelle.
Un film che commuove e che convince, che non lascia indifferenti.
28 dicembre 2019 (Alfredo Laurano)

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