Quanto
sia florido e immune da crisi, per evidenti ragioni, il business del “caro
estinto” lo sappiamo da sempre.
Ma quanto siano insopportabilmente disgustosi certi comportamenti di certe
agenzie di servizi funebri, lo scopriamo ogni volta con rinnovata incredulità.
Pur capendo che alcuni mestieri forniscono, col tempo e la routine, una naturale
corazza di cinismo a chi li esercita. Qualora, non l’avesse già.
In
momenti di dolore, di forte emotività e di limitata lucidità, le condizioni, gli
abusi, gli accordi sottobanco e il controllo del traffico ospedaliero-camere
mortuarie per accaparrarsi il “lavoro” sono imposti e in genere accettati con
rassegnazione, perché non si è del tutto in grado di valutare, scegliere e
decidere razionalmente.
Ma
quello che è accaduto a Rossano Calabro, dopo l’incidente ferroviario che ha
provocato la morte di sei giovani raccoglitori di mandarini, è veramente
schifoso!
Alcuni
addetti di varie agenzie funebri, prontamente accorsi sul luogo della tragedia,
hanno cominciato a litigare, ad insultarsi, a spintonarsi - fino a provocare la
caduta di una salma dalla barella - per accaparrarsi l’esclusiva.
Nel
video pubblicato da un giornale locale, si vedono e si sentono chiaramente
gesti e urla di quegli abietti e miserabili individui: “questi sono tutti
miei”…”sono arrivato per primo”…”no, facciamo uno a testa…”
Una
vera e propria rissa di sciacalli davanti agli occhi attoniti dei parenti di
quei poveri, nuovi schiavi dei nostri tempi, finiti in pezzi e brandelli contro
un treno.
Una
pagina agghiacciante che documenta e conferma la deriva morale di questo paese.
Uno spettacolo assurdo e raccapricciante come solo uno speciale effetto granguignolesco può dare, in un contesto
macabro e irreale, da teatro dell’orrore.
“Vergognatevi,
questo è il mio sangue, non sono cani questi, sono esseri umani” - si sente anche
nel video - …”fate tutto questo per i soldi”.
Nella
società malata di egoismo e di profitto, l’avidità ha ormai seppellito anche il
sentimento di umana pietà.
Ignobile
barbarie!
27 novembre 2012 AlfredoLaurano
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