Da ieri hai cambiato casa. Ora
abiti nella piccola cappella di Poggio, di nuovo insieme ai tuoi cari: mamma e
papà. Hai quindi una nuova, ma antica famiglia… lo so, non per tua scelta o
volontà.
Altri vicini, altri parenti, altri amici
intorno che ben ti accoglieranno.
Tutto questo, però, anche se non
per colpa tua, mi fa un po' rabbia e mi delude. Anzi mi fa proprio incazzare e
molto disperare.
Non si lascia un vero amico e tanta
gente che ti ama in questo modo! Ma che ti abbiamo fatto?
Hai visto, spero, quanta folla e
quanti amici hanno assistito ieri al tuo
trasloco? Quante persone hai fatto piangere e commuovere? Quanto stupore, misto
di dolore, si leggeva negli occhi, nei volti e nell’anima di tutti?
Se ti può consolare un po’ o farti
pentire della tua partenza, ora sei certo che sei stato tanto amato, che eri
importante per molti e stimato da tutti. Apprezzato per la tua bontà, per il
tuo modo di fare, per la tua allegria contagiosa e sfumata d’ironia, e per le
tue tante qualità, ormai ufficiali e riconosciute.
Lì, poi, in quella nuova casetta di
montagna, immersa nella natura, con l’aria pura, un rilassante panorama intorno e non lontana
dal tuo amatissimo e sospirato casolare, non potrò più scriverti, non potrò
mandarti foto, commenti e note di programmi o di costume. Non potrò con te
scambiare un pensiero, un parere, un ricordo (...quanto ci tenevamo e quant’
erano per noi importanti...), una colorita battuta di cazzeggio...o una
semplice parola.
Né tu potrai telefonarmi, dicendo, come sempre, il tuo tipico... oh, Alfrè!... (anziché "pronto") ci facciamo una pizza… o venite a cena da me… vediamo la partita...!”
Anche questo mi mancherà di
te e non riesco a farmene una ragione, ad accettarlo come fenomeno naturale.
Non posso pensare che tutto ciò non ci sarà più. E non ci voglio credere.
È troppo “innaturale”, sia pure
nella cose: è troppo per me e per il mio cuore.
Anche perché so bene, anzi ne sono
certo - e tu me lo avevi confessato, pochi giorni fa - non volevi proprio “trasferirti” e speravi tanto di poter restare
ancora un po’ con noi!
Come lo speravo io.
8 novembre 2012
Alfredo
Poggio, Casolare 30-5-2010 |
L'affettatrice, Casolare di Poggio 30-5-2010 |
Poggio, Casolare 30-5-2010 |
Poggio, Casolare 30-5-2010 |
Nessun commento:
Posta un commento