lunedì 2 gennaio 2023

PER PAURA, PER IGNORANZA E PER IDEOLOGIA /2426

“Vaccinatevi, non fate come me».
L’uomo ha 41 anni, ma, dietro il casco Cpap che gli somministra l’ossigeno per vivere, ne dimostra molti, molti di più. Sembra provenire da un’altra dimensione, il riflesso sfregiato di quello che era, la voce così flebile da sentirsi appena: «Vaccinatevi, ho sbagliato io...». Ecco, dietro lo schermo appannato di una macchina per respirare, l’immagine simbolo di questo 2021.
Non conosciamo il suo nome, né la sua storia. È un no vax. Uno dei sei milioni di non vaccinati italiani che, magari fino a qualche giorno fa, occupava le piazze del sabato contro la Dittatura sanitaria.

Le inchieste puntuali e documentate di Formigli e di Piazza Pulita scavano nel profondo della realtà allucinante della galassia No Vax, negazionista e complottista, e la mostrano in tutta sua stoltezza, diffusa a piene mani da nomi noti e personaggi a dir poco stravaganti, per non dire farneticanti, in cerca di gloria e visibilità: da Fusaro a Montesano, da Freccero a Meluzzi, da Cacciari a Mattei (che si tuffa nelle acque putride del Po), da Donato a Paragone, passando per Cunial, Puzzer, Tuiach (il pugile col rosario in mano) e quelli di “Io Apro” (ormai star televisive, che in realtà sono facoltosi imprenditori, titolari di vari locali: Umberto Carriera, proprietario di sei ristoranti a Pesaro, Momi El Hawi, quello col nido in testa, titolare di cinque ristoranti, tre in Italia e due in Egitto, e Biagio Passaro, quello della diretta video dalla sede assaltata della Cgil), fino ai fascisti conclamati della Lobby nera milanese di Roberto Jonghi Lavarini, meglio noto come Barone nero, e di Forza Nuova di Fiore e Castellino, oggi in galera.

Tutto, tra varie sfumature, in una ventata di follia collettiva, in un incredibile fenomeno di esaltazione di massa, spinto fino al delirio, insensato, assurdo e irragionevole. Fino all’esaltazione, al fanatismo, alle minacce, alle aggressioni, agli sputi, agli assalti sindacali, alle tante manifestazioni violente e delinquenziali.
Dalle teorie pseudofilosofiche e giuridiche dei nuovi cattivi maestri allo squadrismo di piazza

Ma, non si nasce No Vax, lo si diventa.
C’è chi lo è per paura, chi per ignoranza (o per sentito dire), chi per ideologia malata.
Per caso o incoscienza. O per distinguersi dal belante gregge.
Ci domandiamo da dove sia saltato fuori il tetragono No vax, con la sua dura determinazione, pronto a rinunciare a una vita normale e decente pur di evitare Pfizer o Moderna. Magari si imbottisce di antidolorifici, fuma tre pacchetti di Marlboro al giorno e ha il colesterolo a 300. Ma la puntura al braccio non la farà mai. Perché «questo non è un vaccino» oppure «ti iniettano il grafene e ti controllano col 5G».

C’è il no vax irriducibile, come quel pilota militare in pensione che, in un ospedale di Bolzano, dice che preferisce morire che immunizzarsi.
C’è il no vax naturista che prende le vie dei boschi portando i propri figli nelle scuole parentali alternative.
C’è il no vax giurista, quello che tira in ballo a sproposito Stefano Rodotà (che si sarebbe vaccinato eccome) e cita il secondo comma dell’articolo 32 della Costituzione per legittimare la propria scelta: «Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana». Dimenticando che il Green pass non è un trattamento sanitario e non è neppure obbligatorio.

Ma soprattutto fingendo di non aver letto il primo comma di quello stesso articolo:«La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti». Quelle stesse cure che, in presenza di terapie intensive e corsie d’ospedale intasate da malati Covid, non possono essere usate per curare altre urgenze.
In tanta follia e negazionismo ultrà, il flebile appello di un no vax pentito che arriva da un ospedale di Piacenza ci richiama al “qui e ora”, alla verità cruda della malattia.
E al primato indiscutibile della scienza.
“Senza vaccini e se le persone si comportassero da negazionisti, l’Italia avrebbe i morti per strada, come in altri Paesi”. Così Ilaria Capua.
La verità sta tutto qua. Il resto son seghe mentali, ragli scemi e polemiche infami.
Buon Natale.
25 dicembre 2021 (Alfredo Laurano)





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