Ora non è più solo Cina, dove sono più di 1.800 i morti per
il Coronavirus. Nel mondo, a ieri, i morti sono 2252, i contagi 77270,
L'emergenza si sta allargando ad altri Paesi asiatici, dove
nascono focolai di contagio preoccupanti. Il caso più eclatante è quello della
Corea del Sud, che fino a due giorni fa sembrava ai margini dell’epidemia. E
invece nelle ultime ore sono state confermati addirittura cento nuovi casi, portando
il totale a 204, secondo Paese per incidenza della malattia dopo la Cina.
Ma c’è allarme anche in Giappone, dove i crocieristi della
Diamond Princess sono stati fatti sbarcare nonostante grandi dubbi
sull’efficacia della quarantena a bordo. E in Iran, dove dopo i primi due morti
sono stati riportati altri tre contagi, e i media locali ipotizzano che il
conto sia maggiore.
A Wuhan, dove ci sono almeno 40 ospedali, con oltre 60 mila
ricoverati, dopo la morte di Li Wenliang, l’oftalmologo che per primo denunciò
il virus e non fu creduto, sono deceduti il primario di uno degli ospedali
della città, focolaio del contagio, e un altro medico. di 29 anni, che si era
ammalato lavorando "in prima linea". Oltre tremila medici sono stati
contagiati finora, almeno altri sei sono morti.
Il Coronavirus crea il panico anche nel nord Italia (per
ora).
Sono venti i contagiati.
Un veneto di 78 anni, è la prima vittima a Monselice (PD),
nell'ospedale di Schiavonia, del quale il governatore Zaia ha disposto lo
svuotamento, perché alcuni test sono risultati positivi tra i tamponi già
effettuati (in tutto saranno controllate seicento persone).
I casi sono 16 in Lombardia, un altro in Veneto e 3 nel
Lazio.
In quarantena domiciliare tutti quelli a contatto con
contagiati. L'infezione sembra partita a Codogno da 38enne, mai stato in Cina.
Per ordinanza del ministero della Salute, dieci comuni del
lodigiano (Codogno, Casalpusterlengo, Castiglione d’Adda ecc.) chiusi: scuole,
stazioni bar, ristoranti e attività commerciali. Sospese manifestazioni,
partite e carnevale. In isolamento 50mila persone.
I passeggeri di due treni (Freccia e Italo) bloccati per
ore a Lecce e a Milano, per segnalazione di casi sospetti. Poi, fatti
ripartire.
Da e per la Cina i voli sono interrotti, ma tutti quelli
che arrivano da lì facendo vari scali in altri stati o con altri mezzi di
trasporto (navi, pullman, treni, auto) chi li controlla?
Certamente, il peggio deve ancora venire. (A. La.)
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