Una breccia nel muro che divide Israele dalla
Cisgiordania, un colpo di martello che ha ancora più significato perché
sferrato nella ricorrenza dei 25 anni dalla caduta del Muro di Berlino. Un
gesto dal grande valore simbolico nell’infinita guerra tra israeliani e
palestinesi e nella separazione tra due popoli che, fino al dopoguerra, oltre
sessanta anni fa, riuscivano a convivere.
Come racconta “Il Fatto Quotidiano”, alcuni
giovani della West Bank hanno individuato, tra Gerusalemme e Ramallah, una
parte poco controllata del serpentone di oltre 730 chilometri che corre lungo tutto il confine e armati
di mazzuolo, lo hanno colpito fino ad aprire un buco grande abbastanza per
permettere il passaggio di una persona.
“Non importa quanto alte siano, le barriere
cadranno. Come è caduto il muro di Berlino, cadrà anche il muro palestinese”,
hanno dichiarato gli organizzatori dell’iniziativa.
Un’ occasione in più per ricordare e
rifiutare tutti i muri che ancora oggi separano le genti e per alzare e
concepire solo quelli di case, scuole, fabbriche e ospedali.
10 novembre 2014
(Alfredo Laurano)
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