No, non è regressione, è solo
COERENZA, parola obsoleta, arcaica (direbbe il dizionario), ormai in
disuso. Una condizione relativa, variabile e mutevole che si può
vendere e comprare, senza che qualcuno gridi più allo scandalo o all’imbroglio. O
si stupisca.
Nel nostro Parlamento, lo sai e
tutti lo sappiamo, c’è un libero mercato con prezzi, listini e quotazioni.
No, caro nonno di tutti gli italiani, te lo dico con affetto, non si può
accettare di stare insieme a chi è e rappresenta il contrario delle proprie
convinzioni. A chi ha offeso e affossato questo paese e denigrato e vilipeso le
sue istituzioni. A chi ha fatto solo i suoi interessi di bottega. A chi ci ha
precipitato nella crisi - negandola con ironia e strafottenza - e ridotto alla
miseria. A chi se n’è fregato dei cittadini disperati e senza pane. A chi ha
sulla coscienza chi ha perso il lavoro, la vita e la speranza e a chi ci ha
esposto per anni allo sberleffo del mondo.
Il cavaliere Silvio, che in caso di elezione di Prodi o Rodotà a presidente (è stato proprio lui per primo a parlare di golpe, a Bari) sarebbe finalmente espatriato con il suo gregge di servi figuranti, ringrazia commosso tutti i feticisti dell'inciucio, della reciproca contaminazione e della "regressione" delle larghe intese che, ancora una volta, gli salva il culo, i processi e lo rimette in sella.
IO NON CI STO!
22 aprile 2013
AlfredoLaurano
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