venerdì 21 settembre 2012

IL PASSERO DI MALIBU'


NON CONOSCE IL TUO DOLORE, NÉ L’ANGOSCIA DELLA VITA. 
E LA MORTE ANCOR PIÙ IGNORA.

ENTRA SENZA PRENOTARE, TRA LA MUSICA E LA GENTE, TUTTA PRESA DAL MANGIARE.

RUBA AL VOLO LA MOLLICA O IL SOTTILE BOCCONCINO E PER TERRA, SALTELLANDO, SCANSA TAVOLI E PERSONE.

POI, VELOCE E ALL’IMPROVVISO, VOLA FUORI, SENZA IL CONTO, IN UN ALITO DI VITA CHE NON CHIEDE DI CAPIRE.

TUTTA QUI LA SUA ESISTENZA, NON HA UN SENSO DA CERCARE: QUELLA BRICIOLA NEL BECCO È LA SOLA SUA RAGIONE.

QUESTO OGGI E ANCHE DOMANI, FINO A QUANDO DURERÀ.

MA UN BEL GIORNO, UGUALE A TANTI, SENZA PASTO RESTERÀ.

NON POTRÀ MAI PIÙ VOLARE, NON POTRÀ PIÙ NON PAGARE!

Ladispoli, ristorante Malibù, il 29 luglio 2003
                                                                                                 AlfredoLaurano


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