venerdì 8 gennaio 2021

CHI E’? SONO FRANCESCO /2195

Tra storie di dolore e di rinascita, questo Papa, alla faccia dei suoi tanti detrattori, ha davvero “cancellato le distanze”.
L’altra sera su Raitre è andato in onda il docufilm “Solo Insieme - La sorpresa di Francesco”, che racconta i “Venerdì della misericordia”. 
Vicino a chi soffre, senza formalità, Bergoglio visita, senza preavviso, abitazioni private, case popolari, carceri, ospedali, case famiglia, per incontrare malati, migranti, tossicodipendenti, detenuti, ex prostitute, e si sofferma a parlare con loro, come farebbe un amico della porta accanto. Spesso seduto a tavola, intorno a una bibita o a un caffè, mentre scherza con bambini e anziani, generando emozioni, abbracci, pianti di gioia, risate, ma anche momenti di preghiera e di riflessione.

Una carrellata di toccanti immagini, molte delle quali mai viste dal pubblico televisivo.
Non ci sono precedenti, almeno con tale intensità, di questi incontri a sorpresa di un Papa, che qualcuno ha definito “le carezze del silenzio”.

I vari momenti del racconto, che prende spunto dall’istantanea, ormai storica, di Papa Francesco, nella solitudine di piazza San Pietro il 27 marzo scorso, quando sotto la pioggia battente disse al mondo che ora più che mai, nel tempo della pandemia, gli uomini non possono più «andare avanti ciascuno per conto suo, ma solo insieme», rimandano, appunto ai “Venerdì della misericordia”, nati nel 2015, durante il Giubileo ad essa dedicato.

Da allora, in diversi tempi e circostanze, il Pontefice ha incontrato i più bisognosi, presentandosi inaspettatamente, senza essere annunciato né atteso: come per esempio a Torre Spaccata, tra anziani e malati in stato vegetativo; al reparto di neonatologia dell’ospedale San Giovanni; a Boccea, presso il Villaggio SOS per ragazzini in situazioni di disagio; alla comunità terapeutica riabilitativa Il Ponte e l’Albero nel quartiere Laurentino 38, che ospita giovani con disagio mentale o sull’Ardeatina, alla Fondazione Santa Lucia, centro specializzato nella neuro-riabilitazione; all’Eur, dove c’è Casa di Leda, residenza confiscata alla criminalità organizzata che ora accoglie detenute con figli minori. 

Francesco ha suonato alla porta di una qualsiasi casa, di un qualsiasi condominio ed è stato accolto come un amico o un parente, che da tempo non si vede. 
Chi è? Sono il papa! 
No, non è possibile! 
Straordinaria e autentica la reazione della gente, delle famiglie, delle singole persone - incredule, sorprese, sbigottite e senza parole - che faticano a credere ai propri occhi. C’è chi lo sfiora, chi lo stringe, chi lo tocca con pudore, per verificare che è proprio vero, che è reale e non un sogno o un parto del bisogno e della fantasia. L’emozione, il pianto, gli abbracci esprimono gioia, stupore e meraviglia. 

Sono i gesti della prossimità, di una nuova civiltà cristiana e di una dimenticata umanità, nei luoghi più semplici e comuni della solidarietà. 
Buona Epifania. 

6 gennaio 2021 (Alfredo Laurano)

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